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Il programma

Torna Cinelatino con nuovi film che esplorano vicende personali e contraddizioni dell’America Latina

Cinque pellicole inedite, provenienti da Argentina, Bolivia, Colombia, Costa Rica e Messico, presentate in una rassegna ospitata da Esterno Notte ed Auditorium di Piazza della Libertà da mercoledì 7 a venerdì 9 settembre. Evento promosso da TenarisDalmine, organizzato da Fondazione Dalmine e Fundación Proa, in collaborazione con Lab 80 film e Bergamo Film Meeting

L’America Latina con le sue contraddizioni, la sua storia, i suoi paesaggi mutevoli e la lotta per sopravvivenze economiche più dignitose. Questo il continente mostrato attraverso il nuovo ciclo di film di Cinelatino, rassegna che inizia a Esterno Notte il 7 settembre e continua all’Auditorium di Piazza della Libertà l’8 e il 9 settembre.

Cinque appuntamenti che chiudono la rassegna estiva del cinema all’aperto e aprono la stagione autunnale dell’Auditorium, proponendo produzioni di qualità che esplorano la geografia e le contraddizioni sociali del Sudamerica. Cinque film inediti, provenienti da Argentina, Bolivia, Colombia, Costa Rica e Messico, compongono il programma di quest’anno, promosso da TenarisDalmine, organizzato da Fondazione Dalmine e Fundación Proa, in collaborazione con Lab 80 film e Bergamo Film Meeting.

Racconti che mescolano vicende personali, il presente e il passato storico, elementi culturali e sociali di aree a noi lontane sia dal punto di vista geografico che culturale.

A partire dalle contraddizioni anche politiche della Colombia, raccontante in El árbol rojo, opera prima del regista colombiano Joan Gómez Endara, in programma ad Esterno Notte mercoledì 7 settembre (ore 21). Esempio del nuovo cinema latinoamericano, è un road movie che, dal nord della Colombia fino a Bogotà, attraversa difficoltà e contraddizioni del paese. Ambientato nel 1999, durante i colloqui di pace tra il governo di Andrés Pastrana Arango e i ribelli del Farc, racconta il quotidiano di una famiglia smembrata e, tra attori professionisti e non professionisti, mostra uno spazio realista e a tratti sinistro nel quale i protagonisti si muovo alla scoperta di sé. Famiglie smembrate che sono, purtroppo, un tratto comune dell’America Latina ed in particolare del Messico mostrato in La caja (di Lorenzo Vigas), proiettato in Auditorium di Piazza della Libertà giovedì 8 settembre (ore 20.30). Un adolescente di Città del Messico in viaggio per recuperare i resti del padre, incontra per caso un uomo somigliante al genitore: un incontro che lo riempie di dubbi. Presentato in concorso a Venezia lo scorso anno, è un film su identità e studio della figura paterna in America Latina, alla quale il regista venezuelano ha dedicato una trilogia della quale la pellicola proposta è ideale conclusione. Una riflessione che porta ad una realtà crudele, motivo di scomparsa di tante persone, ed ad un fenomeno che sostituisce la figura del padre assente a quella del leader carismatico, collegato a chavismo o peronismo.

Sempre giovedì 8, alle 22.15 in Auditorium, verrà presentato El gran movimiento di Kiro Russo. Il regista boliviano, tra realismo quasi documentaristico e componenti visionarie, porta sullo schermo un punto di vista particolare sulla città di La Paz, sulle vite marginali dei suoi invisibili, nascosti tra periferia della città e campagna. La storia di un operaio, della sua malattia, di incubo e redenzione, all’interno di una sinfonia visuale della città in altitudine.

Argentina e Costa Rica sono le nazioni protagoniste venerdì 9 settembre, sempre in Auditorium. Alle 20.30 protagonista è Jesús López del regista argentino Maximiliano Schonfeld. Ispirato ad una storia vera vissuta dal regista in giovane età, mostra il processo di accettazione di un lutto in un adolescente, negli spazi dell’Argentina rurale. Alle 22.15 viene presentata la relazione intima tra uomo e natura di Clara Sola, della regista costaricana-svedese Nathalie Álvarez Mesén. Clara, quarantenne costaricana, ha una speciale connessione con Dio. In qualità di guaritrice, si occupa di una famiglia e di un villaggio bisognosi di speranza, mentre lei trova conforto nella relazione con il mondo naturale, fino a quando non prova attrazione verso il nuovo fidanzato della nipote. Un risveglio degli impulsi che diventa riscoperta di sé e della propria femminilità.

Identità che si mescolano, conversioni che si scontrano con la realtà. Rappresentazioni di esistenze senza pregiudizi, che si muovono in grandi spazi, tra ambienti urbani e paesaggi mutevoli dei villaggi. Cinelatino, grazie alle sue proposte, è per lo spettatore un viaggio affascinante, dove la narrazione e lo stile del linguaggio cinematografico si completano nel contesto di un’America Latina profonda, terra di cambiamenti sociali ed antropologici.

cine latino

PROGRAMMA

ESTERNO NOTTE
Mercoledì 7 settembre alle 21

El árbol rojo
di Joan Gómez Endara – Colombia, Panama, Francia 2021 – 90’
con Carlos Vergara, Shaday Velasquez, Jhoyner Salgado

Alla morte del padre, Eliécer è costretto a prendersi cura di una piccola sorellastra che non ha mai incontrato prima, Esperanza. Il suo compito è quello di accompagnarla nella capitale alla ricerca della madre che l’ha abbandonata da piccola. La decisione di non assumersi alcuna responsabilità e l’adempimento del suo dovere lo obbligano a intraprendere un viaggio in cui accetta la compagnia di Toño, un giovane barcaiolo con il sogno di diventare campione di boxe.

AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
Giovedì 8 settembre alle 20,30

La caja
di Lorenzo Vigas – Messico, Usa 2021 – 92’
con Hernán Mendoza, Hatzín Navarrete, Elián González, Cristina Zulueta, Dulce Alexa Alfaro, Graciela Beltrán

Hatzin, un adolescente di Città del Messico, è in viaggio per recuperare i resti del padre, trovati in una fossa comune tra gli immensi cieli e i vuoti paesaggi del nord del Messico. Ma l’incontro casuale con un uomo fisicamente somigliante al padre lo riempie di dubbi e speranze su dove questi sia davvero finito. Hatzin scopre via via una realtà crudele, i motivi della scomparsa di tante persone. In fretta diventa uomo, conosce la vera natura delle persone, anche di quelle che in apparenza vorrebbero aiutarlo.

alle 22,15

El gran movimiento
di Kiro Russo – Bolivia, Qatar, Francia, Svizzera, Regno Unito 2021
con Julio César Ticona, Max Eduardo Bautista Uchasara, Francisca Arce de Aro, Israel Hurtado, Gustavo Milán Ticona

Una sinfonia della città in altitudine, la malattia di un operaio, l’incubo e la sua redenzione.

“La Paz è la capitale meno occidentale d’America. Situata a oltre 3600 metri d’altitudine, la città si distende come un mare di mattoni, pietre e calcestruzzo nei canyon che precedono l’altipiano. Volevo girare un film su La Paz con personaggi che potessero fornire un particolare punto di vista sulla città. Ho trovato questi personaggi in Elder, un giovane minatore, e in Max, un senzatetto, le cui insolite posizioni nella società mi hanno dato la possibilità di osservare la città nel suo insieme e di vederne i sistemi, le architetture e i cambiamenti. Ispirandomi liberamente alle loro vite, ho creato questa storia di malattia e cura che ci porta nel cuore del tessuto sociale della città, rivelando le vite degli invisibili”. (Kiro Russo)

AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ

Venerdì 9 settembre alle 20,30

Jesús López
di Maximiliano Schonfeld – Argentina, Francia 2021 – 87’
con Lucas Schell, Joaquín Spahn, Sofía Palomino, Ia Arteta, Alfredo Zenobi, Paula Ransenberg

Jesús López, giovane pilota di corse, muore accidentalmente. Suo cugino Abel, adolescente alla deriva, prende via via il suo posto in seno alla famiglia e tra gli amici, fino a lasciarsi possedere dallo spirito del cugino. Jesús López è un film fantastico? Un film biblico? Un film sul lutto? Un racconto di formazione? La sua riuscita è sicuramente nella capacità di conciliare tanti generi cinematografici, di incastrarli a livello estetico e narrativo. Uno dei più bei film sulla gioventù che vive in provincia e sul desiderio di fuggire altrove.

alle 22,15
Clara Sola
di Nathalie Álvarez Mesén – Costa Rica, Svezia, Belgio, Germania 2021 – 106’
con Wendy Chinchilla Araya, Daniel Castañeda Rincón, Ana Julia Porras Espinoza, Flor María Vargas Chaves

Clara, quarantenne costaricana, ha una speciale connessione con Dio. In qualità di guaritrice, si occupa di una famiglia e di un villaggio bisognosi di speranza, mentre lei trova conforto nella relazione con il mondo naturale. Dopo essere stata per anni controllata dall’attenzione repressiva della madre, Clara prova improvvisamente attrazione verso il nuovo fidanzato della nipote. Il risveglio degli impulsi la porta in territori inesplorati, permettendole di attraversare i propri limiti fisici e spirituali. Traendo forza dalla scoperta di sé, Clara si libera gradualmente del ruolo di “santa” e inizia a curare solamente sé stessa.

INFORMAZIONI

Ingresso Intero: 6,50 €
Ridotto: 5,50 €
Soci Lab 80: 4,50 € – Carnet da 5 ingressi riservato ai soci: 18 €

Per i dipendenti di TenarisDalmine con badge, ingresso libero a tutte le proiezioni per due persone
Esterno Notte Cortile della biblioteca Caversazzi, via Tasso, Bergamo

Auditorium Piazza della Libertà, Bergamo

CONTATTI

Fondazione Dalmine | 035 5603418 – www.lab80.it

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