Bergamo. Remo Freuler saluta l’Atalanta dopo 6 anni e mezzo. Il futuro del centrocampista svizzero sarà con il Nottingham Forest in Premier League. È di giovedì la notizia dell’accordo totale tra club per la cessione del classe 1992, arrivato in nerazzurro nel gennaio 2016 da sconosciuto e oggi ai saluti dopo aver scritto pagine di storia della Dea.
Non servono ulteriori parole per descrivere quella che è stata la grandezza del numero 11, pescato dal Lucerna e immediatamente protagonista in Serie A, affermandosi già nella prima annata sotto la guida di Gian Piero Gasperini. Un continuo crescendo: 260 partite, 30 delle quali da capitano, e una costanza di rendimento rara da trovare. Da sorpresa a certezza, fino ad essere leader.
Il ciclo Gasperiniano è passato tanto da lui, seppur forse non sia stato un uomo copertina come il Papu Gomez o Ilicic. Vuoi per indole, vuoi per la scarsa appariscenza nel suo stile di gioco. Ma è stato una colonna che ha dato tantissimo all’Atalanta. E anche ha ricevuto: nell’ultimo quinquennio è diventato un perno della nazionale elvetica. Un matrimonio meraviglioso, per tutti.
Fino alla decisione di separarsi, nonostante un contratto fino al 2025 prolungato di recente e annunciato soltanto lo scorso maggio, accompagnato da parole che lasciavano intendere un altro futuro: “Proveremo a far cambiare idea a chi dice che il nostro ciclo è finito”. I sentori di un possibile addio in realtà c’erano già allora. E giorno dopo giorno la sensazione aumentava. Vuoi per l’avanzata di Scalvini a centrocampo, vuoi per la necessità di dare più centralità a Koopmeiners, vuoi per l’arrivo di Ederson.
La cessione di Freuler, per quanto dolorosa, parte proprio da qui. Da una scelta. Quella di provare a rinnovare profondamente una rosa che sì è forte, ma che potrebbe davvero essere arrivata alla fine di quel ciclo di cui parlava lo stesso svizzero. Ringiovanire, sì. Rinforzare, sì. Ma anche rinnovare, perché è il calcio che lo impone.
La mancanza di nuovi stimoli è quanto di peggio ci possa essere. Fa ristagnare, non fa progredire. E all’Atalanta, probabilmente, c’è bisogno di qualcosa di diverso in questo momento. Con Muriel candidato alla partenza, con Freuler al passo d’addio, ma anche Pessina per dirne un altro e per certi versi pure Miranchuk, l’Atalanta punta al nuovo, alla ricerca della freschezza. E ciò parte dal cuore del campo.
Scelte dolorose e impopolari, sicuramente, ma che hanno una finalità chiara: quella di portare aria fresca a Zingonia. Anche a livello tattico, per esempio. I lanci di Koopmeiners sono una novità, uno schema che raramente si era visto nel recente passato. Non che Freuler non possa adattarsi ad un altro calcio – anche perché in nazionale lo stile di gioco è ben diverso e il rendimento è lo stesso – ma bisogna prendere delle decisioni pesanti.
E così, ecco l’addio. A due giorni dalla prima giornata di campionato, Remo vola al Nottingham Forest, chiudendo un capitolo della sua vita professionale e personale che raramente dimenticherà. E potrebbe non essere l’unico a salutare la Dea da qui a fine mercato. La domanda, a questo punto, è più lecita: era proprio necessario aspettare il rush finale e arrivare a metà agosto? Alla classifica di giugno 2023 l’ardua sentenza.
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