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Ortofrutta

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Al mercato protagoniste le melanzane: usale per preparare originali pizzette

L’areale produttivo di riferimento adesso è quello veneto e, in volumi residuali ve ne sono di origine locale

Bergamo. Sono le melanzane il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Parliamo, in modo particolare di quelle nere tonde, classiche, anche se sulla piazza – in quantitativi inferiori – si possono trovare anche le altre tipologie (oblunghe e striate).

L’areale produttivo di riferimento adesso è quello veneto e, in volumi residuali ve ne sono di origine locale. Lo standard qualitativo è di primo livello e le quotazioni sono commisurate alla disponibilità di merce. Considerando che si può contare su un’ampia presenza di raccolto, è possibile fare acquisti con un buon rapporto fra qualità e prezzo. Le temperature elevate che si sono registrate nei giorni scorsi e le problematiche legate alla razionalizzazione dell’acqua a causa della siccità non permettono di avere rese produttive paragonabili a quelle dell’anno scorso, ma al momento l’offerta riesce a soddisfare le richieste.

Dotate di svariate proprietà per la salute e il benessere dell’organismo, le melanzane possono svolgere una preziosa funzione depurativa, divenendo un alleato in caso di problemi di infiammazione alle vie urinarie.

Estremamente versatili, in cucina si possono adoperare per preparare appetitosi antipasti, come involtini e torte salate, ma anche per cucinare tanti primi e secondi piatti.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, è buona la disponibilità di albicocche, che provengono dall’Emilia Romagna. L’assortimento è variegato: per scegliere gli esemplari migliori è utile chiedere indicazioni al proprio fruttivendolo, negoziante o ambulante di fiducia.

Gli approvvigionamenti delle ciliegie risultano in mano agli areali produttivi situati a medie quote d’altitudine, posti in collina o in montagna. Gli estimatori possono cogliere l’occasione per trovare le ultime partite dal Veneto e dal Trentino. Rispetto alle settimane precedenti i volumi sono inferiori, ma la qualità rimane elevata.

Il prezzo delle fragole, che in gran parte giungono dal Trentino, è superiore alle aspettative perché i quantitativi reperibili sono piuttosto contingentati a causa dell’eccessiva calura, che non agevola la produzione. È stabile, invece, il rapporto qualità/prezzo di lamponi, more e mirtilli: i primi e le seconde arrivano in prevalenza dal Trentino, mentre gli ultimi dal Piemonte e dal Trentino.

Per le pesche e le nettarine si annota una discreta sovrapposizione dei luoghi d’origine, che spaziano fra Puglia, Campania, Emilia Romagna e Veneto. L’attenzione della clientela si concentra sugli esemplari dalla pezzatura medio-piccola e questo spinge verso il basso i valori di mercato dei frutti più grandi, che fino a pochi giorni fa erano decisamente sostenuti.

È molto ampia anche la scelta delle susine: vi è il raccolto delle regioni italiane meridionali, ma il riferimento resta l’Emilia Romagna.

È in fisiologico miglioramento il rapporto fra qualità e prezzo dell’uva da tavola: si avvicina la stagione più consona per questa referenza. La varietà protagonista è la Vittoria e la zona dove vengono raccolti i maggiori quantitativi è la Sicilia, ma c’è anche l’uva nera. Per rispondere a ogni esigenza, inoltre, si può trovare anche quella senza semi.

Si evince una buona disponibilità di angurie: il territorio capofila è quello mantovano, che si contraddistingue per un ottimo grado zuccherino e la notevole consistenza della polpa. Vi sono anche le varietà baby, che si possono gestire con maggior comodità.

I meloni con la buccia liscia costano mediamente più di quelli retati. Le quotazioni sono simili a quelle della scorsa settimana e, analogamente alle angurie, gran parte del raccolto arriva dal Mantovano. Finora la campagna sta proseguendo stabilmente in termini di forniture, ma anche in questo caso bisognerà prestare attenzione a come verrà gestita la disponibilità di acqua per l’irrigazione alla luce della carenza idrica.

Passando al comparto orticolo, sembra migliorare la reperibilità dei cavolfiori e questo funge da calmiere dei prezzi. È una specie che non gradisce il caldo e le rese produttive risentono delle elevate temperature di questi giorni. La maggior parte arriva dalla media montagna in Val Venosta, ma la calura non risparmia nemmeno quel territorio e la produttività non è eccellente.

Anche i fagiolini di tipo Boby risentono del caldo e della carenza idrica: i loro prezzi sono superiori alle medie stagionali a causa dei volumi limitati. Il raccolto locale risulta sostanzialmente azzerato e sulla piazza c’è merce proveniente da diverse regioni dell’Italia settentrionale.

Non si scorgono significative variazioni per i peperoni, mentre per i pomodori si rileva un buon rapporto qualità/prezzo. Fra le varietà spiccano il ciliegino e il datterino, accanto ai quali arrivano i primi pomodori da salsa. I prezzi di questi ultimi sono superiori a quelli della scorsa stagione, ma è normale che sia così trattandosi degli approvvigionamenti iniziali.

Per concludere, è stabile il valore di mercato delle zucchine, mentre sono superiori alla media stagionale i prezzi dei sedani: anche loro risentono dell’eccessiva calura.

LA RICETTA

Pizzette di melanzane
Tratta dal sito de Il cucchiaio d’argento
https://www.cucchiaio.it/ricetta/pizzette-di-melanzane/

Ingredienti per 6 persone

Ingredienti

– 6 melanzane
– 12 filetti d’acciuga
– 5 pomodori maturi
– 200 g di fontina
– 50 g di pecorino grattugiato
– 6 cucchiai d’olio
– sale
– pepe
– basilico fresco

Preparazione

Tagliate le melanzane a fette spesse 1,5 cm nel senso della larghezza. Disponete le fettine di melanzane su una teglia rivestita di carta forno. Con un coltellino ben affilato fate dei taglietti sulla polpa di ogni fettina di melanzana, salate e irrorate con un filo di olio.

Cuocete a 180° per circa 20 minuti preferibilmente in forno statico. Intanto, spellate i pomodori e tagliateli a pezzetti. Tritate grossolanamente la fontina.

Su ogni fetta di melanzana, distribuite i pomodori, la fontina e il filetto di acciuga. Aggiungete del pecorino ed infornate per pochi minuti a 180°. Prima di servirle, aggiungete del basilico fresco.

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