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Lettere

La lettera

“Devo essere operata, ma non riesco nemmeno a prenotare la visita chirurgica”

La difficoltà di una cittadina nel prenotare una visita medica specialistica prima di essere sottoposta ad un intervento e la replica dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo

Una “cittadina lombarda arrabbiata e delusa”, dopo una serie di rimbalzi, non riesce nemmeno a prenotare la visita chirurgica prima dell’intervento. Abbiamo cheisto una risposta all’Ospedale Papa Giovanni.

Buongiorno,
porto alla vostra attenzione con preghiera di pubblicazione il seguente ennesimo disservizio della sanità lombarda. Dovendo eseguire un intervento di asportazione della colecisti, mi rivolgo al Cup telefonico di Regione Lombardia per la prenotazione della visita chirurgica.
Mi danno come prima disponibilità una struttura ospedaliere di Bergamo Est. Alla visita presso questa struttura vengo avvisata dallo
specialista, che date le mie patologie in essere e la mia anamnesi , per l’intervento dovrei rivolgermi a una struttura di Primo Livello, quindi al Papa Giovanni XXIII.
Richiamo il medico di famiglia, che comprende la situazione è mi rilascia nuova prescrizione.
Chiamo il Cup regionale al telefono: risposta dell’operatrice: per il Papa Giovanni non hanno l’agenda con le disponibilità, può indicarmi solo un’altra struttura.
Le spiego la situazione, mi dice che non può far nulla. Alla mia domanda ‘quindi che posso fare?’ mi consiglia di recarmi direttamente allo sportello del Papa Giovanni spiegando il tutto.
Controllo il sito con gli orari di apertura, e il giorno successivo mi reco presso la struttura.
Bene, arrivata al totem vengo invitata da un addetto ad esibire la prescrizione, possono accedere agli sportelli per la prenotazione solo gli utenti muniti di prescrizione con priorità pari o inferiore a 10 giorni. Cosa naturalmente che io non avevo.
Non ho più parole, non riesco nemmeno a protestare. Ho perso tempo, ho consumato benzina, il permesso al lavoro. E come posso sapere se effettivamente posso essere operata solo in questa struttura, se non riesco ad effettuare la visita prevista?
Risposta semplice, a pagamento il chirurgo lo puoi vedere alla modica somma di 150-200 euro nel giro di una settimana! Almeno essere chiari, Regione, Moratti, Dirigenza non ce la fate, ammettetelo, avete un sito?!? Anche bellino, scrivetelo!!!! Avvisate l’utenza. No, invece come dei pezzi di carne qualunque, ci troviamo a subire, a pagare di tasca nostra, presi per i fondelli nonostante il nostro dovere di contribuenti.

Sara Betelli, cittadina lombarda arrabbiata e delusa.

LA RISPOSTA DEL PAPA GIOVANNI
Abbiamo simulato una prenotazione e il primo appuntamento per una visita chirurgica per colecisti viene offerto per il 24 giugno, cioè fra pochi giorni. E’ probabile quindi che ci sia stata un’incomprensione con il Call center oppure un problema nella compilazione della ricetta. Rispetto alle regole di accesso al CUP, queste sono in vigore da oltre due anni e indicate sul nostro sito

https://www.asst-pg23.it/come-fare/prenotare-una-prestazione-0/prenota-il-servizio-sanitario-nazionale

così come all’ingresso del CUP.

Ci teniamo però a chiarire la questione dei supposti minori  tempi di attesa se si sceglie di eseguire la prestazione in area privata. Questi dipendono solitamente dal fatto che la richiesta in questo ambito è molto minore. Cerchiamo di spiegarci meglio: la domanda di prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale è spesso molto superiore alle prestazioni che si possono erogare, quindi  i tempi di attesa risentono del numero di persone che richiedono quella stessa prestazione nello stesso periodo di tempo.
Anche tenendo attivi gli ambulatori tutto il giorno con tutti gli specialisti a disposizione è praticamente impossibile soddisfare tutte le richieste in tempi brevi e quindi è normale che si generino liste di attesa.
Con la libera professione e solvenza il rapporto domanda/offerta invece cambia drasticamente perché le richieste sono nettamente inferiori rispetto a quelle che arrivano con i canali tradizionali e quindi, anche a fronte di un’offerta molto ridotta rispetto ai canali tradizionali del SSN,  vengono soddisfatte in tempi brevi. Infine vogliamo precisare che le prestazioni in libera professione sono erogate in aggiunta all’orario di lavoro che il professionista è tenuto a fornire per il Servizio sanitario nazionale e per erogare tutte le prestazioni del reparto dalla degenza, al PS, nelle sale operatorie e negli ambulatori.

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