Levate. Ancora un paese senza medici di base, ma con una soluzione toppa, almeno per il momento, fino a nuove disposizioni. Salgono a quota 120 i medici di base mancanti sul territorio bergamasco, nonostante la nomina dei 25 avvenuta la scorsa settimana. E questa condizione di disagio riguarda anche Levate dove, dopo il traguardo della pensione dei due professionisti che per anni hanno seguito i cittadini, l’Ats non li ha sostituiti ma ha attivato un sistema di continuità assistenziale per garantire il servizio sul territorio.
“Nel settembre 2021 i nostri due dottori sono andati in pensione – racconta Maickol Duzioni, sindaco di Levate – e dal 1 ottobre l’Ats ha trovato questa soluzione, mettendoci a disposizione prima 3 poi 2 medici a settimana, che coprono il turno dal lunedì al venerdì, per un totale di 15 ore complessive. Si tratta di 10 professionisti che ruotano, che prendono servizio a turno. E’ chiaro che la difficoltà sta nel fatto che, pur presenti, i medici non conoscono la storia clinica del paziente che si trova quindi nella condizione di viaggiare con la propria cartella clinica soprattutto se i dati non sono accessibili sul portale della Regione, oppure ripetere le proprie problematiche ogni volta. Inoltre non hanno strumenti per fissare appuntamenti, né possono fare visite a domicilio”.
Per questa ragione, Levate, insieme a Ciserano, Verdellino e Osio Sopra, i comuni della Comunità della Salute, ha assunto un’operatrice per garantire un collegamento tra il servizio e i cittadini, garantendo, anche banalmente, la possibilità di ricevere telefonate e prendere appuntamenti: “Per forza, perchè il medico non riesce a svolgere anche queste funzioni da segreteria mentre visita. Abbiamo anche riacquistato la strumentazione per riallestire i due ambulatori lasciati vuoti dai medici andati in pensione e il 5 aprile verrà il tecnico per verificare e accertare che tutto sia in regola e che funzionino i collegamenti extranet e internet per consentire ai medici di operare con tutti gli strumenti che servono”.
Con l’ok definitivo, gli ambulatori verranno riaperti, con due sale adibite alle visite e una d’aspetto: “Esatto, ma nulla invece è ancora dato di sapere sulla presenza di due medici che tornino ad essere presenza fissa e costante per i cittadini. Speriamo presto, perché la situazione va risolta. Attendiamo una risposta dalla Regione”.
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