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Top & flop

Atalanta, punto debole: il centrocampo

Contro il Torino con Pasalic e Pessina è mancata sia la fase di filtro efficace sia quella di costruzione dal basso costringendo la difesa a lanciare lungo, dove le palle si perdevano

L’Atalanta sbanca il capoluogo piemontese con enorme fatica e con tanta fortuna. La peggior partita degli orobici nell’era Gasp, chiaramente con qualche attenuante del caso, ma per dati e statistiche questa prestazione diventa una delle peggiori al pari della trasferta di Zagabria o di quell’Atalanta-Palermo in cui Gasperini rischiò l’esonero dopo 5 gare. Vittoria nettamente immeritata, senza se e senza ma, così come ha sportivamente ammesso anche il tecnico neroazzurro.

Le attenuanti c’erano e vanno chiaramente considerate nel contesto di gara: oltre alla mancanza di Toloi e Zapata, le vere assenze erano quelle dei due dottori del centrocampo.

Non era mai capitato che l’Atalanta dovesse giocare una gara intera senza Remo Freuler e Marten De Roon. Pasalic e Pessina in mediana possono tamponare una situazione qualora siano affiancati o dallo svizzero o dell’olandese, ma quando manca sia il numero 15 che il numero 11 si sente eccome.

E all’Olimpico Grande Torino si è visto perfettamente. Il Toro, metabolizzato lo svantaggio iniziale firmato Muriel, ha sin da subito reagito alla grande, mettendo in mostra le caratteristiche di una squadra di Juric: un pressing deciso, l’utilizzo degli esterni e l’opzione dei lanci lunghi (anche grazie ad un portiere con un tiro molto lungo).

La partita maschia e fisica per una volta ha sfavorita la Dea, la quale non solo non ha più impensierito Milinkovic Savic ma nemmeno è riuscita a raggiungere l’area avversaria. La rete di Belotti è un episodio fortunoso (deviazione di Maehle che fa impennare la palla sopra Musso) ma meritata per la caparbietà con la quale i padroni di casa l’hanno cercata e ricercata.

Al 93′ il lampo di Piccoli risolve la sfida con un gol da sempre sognato: un bergamasco, cresciuto nel settore giovanile, da sempre tifoso della Dea che segna una rete decisiva con la maglia del cuore sotto la curva atalantina. I tre punti rimangono pesanti considerando anche la condizione generale che non poteva essere di certo ottimale con i rientri posticipati a causa di Copa America e Europei.

C’è tanto da lavorare, ci sono giocatori da recuperare e altri da inserire (Musso presente, Demiral deve ancora oliare certi concetti ma possiamo ritenerci soddisfatti). Inutile dire che dal mercato ci si aspetti almeno un colpo a centrocampo: si parla di Nandez (e sarebbe oro colato anche se dovrebbe accettare di non essere titolare fisso), mentre la pista Thorsby sembra sfumata.

Pericolo scampato la Dea può preparare la sfida l’esordio casalingo contro il Bologna (sabato 28/08 ore 18.30): con qualche recupero importante ci si dovrà aspettare una prestazione migliore. Anche perché peggio di così non si può fare.

TOP E FLOP

In una serata complessivamente negativa i due neo arrivati Musso e Demiral non hanno disdegnato. Il portiere argentino si è reso protagonista di una serie di ottimi interventi soprattutto nella prima frazione di gioco su Sanabria, Lukic e Ola Aina. Il difensore turco deve ancora interiorizzare alcuni meccanismi e concetti gasperiniani, ma la prestazione è risultata soddisfacente. Tra i top non va dimenticato Palomino, il quale ha onorato alla grande la fascia da capitano, risultando decisivo nel murare innumerevoli occasioni granata.

Il punto debole è chiaramente stato il centrocampo privo dei due cervelli della formazione di Gasperini (Freuler e De Roon). Con Pasalic e Pessina è mancata sia la fase di filtro efficace sia quella di costruzione dal basso costringendo la difesa a lanciare lungo, dove le palle si perdevano, preda delle ottime prestazioni dei vari Bremer, Singo e Rodriguez. In modo particolare Pasalic ha peccato numerose volte nella gestione della palla sotto pressione, regalando regolarmente occasioni ai granata. Il croato si è poi riscattato servendo l’assist a Piccoli da terra, accerchiato da quattro uomini granata.

Le pagelle

Musso 7
Djimsiti 7
Palomino 8
Demiral 6,5 (Lovato 6)
Maehle 6
Pasalic 5
Pessina 5,5
Gosens 5,5 (Piccoli 7)
Malinovskyi 5 (Pezzella 5,5)
Ilicic 6 (Miranchuk 5,5)
Muriel 6,5 (Lammers 6)

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