Bergamo. Sono i pomodori da salsa il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Tipicamente chiamati San Marzano, sono contraddistinti dalla classica forma allungata e dalla buccia di color rosso brillante.
Per la propria spesa dal fruttivendolo o dall’ambulante di fiducia ce n’è una buona disponibilità: l’areale produttivo di riferimento è la Puglia e il livello qualitativo è molto soddisfacente sia in termini di maturazione sia di freschezza. Un altro aspetto non trascurabile è la pulizia del raccolto: in precedenza si sono verificate precipitazioni violente che hanno sporcato gli esemplari mentre ora anche l’aspetto è ottimo.
Siamo nel momento giusto per acquistarli e i prezzi si collocano entro valori del tutto simili a quelli della passata stagione: chi ha voglia, tempo e conoscenza per preparare la salsa può approfittarne.
Ingredienti base della dieta mediterranea, i pomodori annoverano svariate proprietà per la salute e il benessere dell’organismo. Innanzitutto, sono ricchi di vitamine (A, B1, B2, B6, C, E, K e PP) e di sali minerali.
Svolgono una funzione astringente, dissetante e diuretica. Secondo alcune ricerche, poi, contengono licopene, antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dall’invecchiamento contrastando i radicali liberi. Inoltre, questa sostanza sarebbe in grado di rallentare o prevenire certe forme di tumore (a polmoni, prostata, colon e tratto digestivo) e le malattie cardiovascolari.
In cucina possono essere consumati a crudo, conditi o cotti, per preparare conserve, passate e salse. Si usano in molte ricette, dai primi – come la tradizionale pastasciutta, lasagne, crespelle, melanzane alla parmigiana e panzerotti – ai secondi piatti di carne o pesce. Ad esempio, sono ottimi per cucinare il brasato, la carne alla pizzaiola, il pollo alla cacciatora o un’appetitosa zuppa di pesce.
Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, si intensifica l’offerta di pere nazionali. Oltre alle varietà estive come Santa Maria e Coscia, sulla piazza arriva il primo raccolto William italiano. In termini assoluti le quotazioni sono superiori rispetto all’anno scorso perché vi è una minor disponibilità. Sarà il leitmotiv della produzione dell’Emilia Romagna a causa delle gelate tardive e del maltempo che hanno condizionato negativamente il raccolto di molte specie.
Aumenta l’offerta di uva Vittoria dalla Puglia e dalla Sicilia, mentre è in ritardo la maturazione della Pizzutella, non ancora presente in mercato con continuità. Dai luoghi di produzione sembra che il problema sia costituito dall’eccessiva calura del periodo.
Sono buoni i quantitativi e la gamma di prodotto per le susine, provenienti in gran parte dall’Emilia Romagna. A tirare le fila è il Modenese, territorio tradizionalmente vocato alla coltivazione di questi frutti. Il consumatore riserva particolare attenzione alle varietà scure con forma oblunga e questo permette di spuntare prezzi più alti rispetto alle altre tipologie.
Per quanto riguarda i fichi, manca la disponibilità di prodotto locale, mentre gli arrivi dagli abituali areali produttivi sono intermittenti e questo porta con sé un innalzamento del valore di mercato.
Risulta mediamente sostenuto anche il costo delle pesche e nettarine. Le regioni di provenienza rimangono Puglia e Campania, mentre il raccolto dell’Emilia Romagna risulta contingentato.
Tra le pesche vi è la varietà Platicarpa, fortemente schiacciata ai poli, con una forma che ricorda quella di un disco: si trova anche merce spagnola che sopperisce alla carenza della nazionale.
Si rileva una buona richiesta di angurie sia di pezzatura standard sia baby. I prezzi non crollano vorticosamente come magari ci si sarebbe potuti aspettare anche perché alcuni areali produttivi nelle settimane scorse sono stati falcidiati dalle grandinate e hanno dovuto chiudere prima la campagna determinando una minor disponibilità di prodotto.
È abbondante la presenza di meloni, per i quali nella media si riscontra un livello qualitativo inferiore alle aspettative e alle richieste, quindi c’è una forbice di prezzo decisamente ampia tra gli esemplari migliori e il resto della produzione.
Passando al comparto orticolo, non si annotano particolari cambiamenti . Le temperature elevate rendono più complicate le operazioni in campagna e per offrire merce di qualità viene eseguita un’accurata selezione.
Le piante delle verdure a foglia sono stressate dalla calura: in modo particolare sono tendenzialmente poche le insalate a cespo e le erbette, ma anche gli spinaci. È buona, invece, la disponibilità di zucchine locali, che si aggiungono a quelle delle altre regioni del nord Italia spingendo i valori di mercato verso il basso.
Per concludere, si evidenzia un’ampia presenza di pomodoro cuore di bue, per il quale si denota un’ottima qualità.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA
![passata pomodoro (Foto Pixabay)](https://www.bergamonews.it/photogallery_new/images/2021/08/passata-pomodoro-foto-pixabay-702818.jpg)
Passata di pomodoro fatta in casa
(a cura di GialloZafferano)
INGREDIENTI PER 750 G DI PASSATA
Pomodori San Marzano 2 kg
Basilico q.b.
Sale fino q.b.
PROCEDIMENTO
Per preparare la passata di pomodoro, iniziate controllando i pomodori uno ad uno, assicurandovi che non ce ne siano rovinati, con macchie o ammaccature. Lavateli molto bene ed eliminate i piccioli. Tagliate a metà ogni pomodoro, nel senso della lunghezza ed eliminate la parte centrale con i semi spremendoli. Questa operazione serve a rendere la passata maggiormente corposa, ma se preparate la passata in quantità poteet omettere il passaggio e tenere i semini.
Proseguite in questo modo raccogliendo i pomodori in una ciotola e il succo in un’altra. In fondo al consiglio troverete tante idee per riutilizzarlo! Ponete adesso i pomodori in una pentola capiente e lasciateli appassire a fuoco basso, per circa 30 minuti girandoli di tanto in tanto.
Quando i pomodori saranno ben appassiti, salateli. Mescolate e aspettate ancora alcuni istanti. Ora passate pochi pomodori per volta con un passaverdure, con una maglia tra fine e media.
Proseguite in questo modo, raccogliendo la passata in una ciotola. La passata è pronta, potrete scegliere se conservarla o utilizzarla subito!
COME EFFETTUARE LA PASTORIZZAZIONE
Se preferite realizzare dei vasetti da conservare in dispensa ecco come fare:
-utilizzate dei vasetti sterilizzati, o sterilizzateli facendoli bollire come indicato nel link del ministero della salute che troverete in fondo alla ricetta.
-Riempite i vasetti con la passata di pomodoro calda, lasciando 2-3 cm dal bordo. Se preferite potete aggiungere delle foglioline di basilico ben lavate.
-Chiudete bene i vasetti.
-Metteteli in una pentola con acqua calda e lasciateli bollire.
Se utilizzate dei vasetti da 250 g basteranno 30 minuti.
Se utilizzate dei vasetti da 500 g dal bollore contate 35 minuti.
Se utilizzate dei vasetti da 1 kg contate 40 minuti dal bollore.
-Scolate i vasetti senza scottarvi e lasciateli raffreddare. Assicuratevi che il sottovuoto sia avvenuto, prima di riporli in dispensa.
Esiste anche un altro metodo per imbottigliare la passata, quello a freddo.
Potrete riempire i vasetti sterilizzati con la passata fredda. Metteteli poi in una pentola con acqua e portate a bollore. Una volta raggiunto il bollore potrete far riferimento alle stesse tempistiche indicate prima.
CONSERVAZIONE
La passata di pomodoro si può conservare in frigorifero per 2-3 giorni. In alternativa è possibile congelarla.
Se optate per il metodo della pastorizzazione potete conservare i vasetti in dispensa fino a 3 mesi.
Preferiamo non indicare una conservazione più lunga, in quanto la pastorizzazione in casa non è mai un metodo sicuro al 100%
CONSIGLIO
Potete utilizzare l’acqua di pomodoro avanzata per bagnare delle freselle o delle bruschette.
Per preparare la conserva di passata di pomodoro acquistate pomodori non ammaccati, sodi ben rossi e maturi; il periodo migliore per acquistarli è luglio-agosto.
Potete scegliere tra tante varietà di pomodori: ramati, a grappolo, tondi oppure datterino, fiaschetto, prunill.
Se volete ottenere una passata più densa lasciatela addensare sul fuoco fino a raggiungere la consistenza desiderata, prima di utilizzarla o procedere alla pastorizzazione.
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