É di scarsa partecipazione e di poco coinvolgimento della cittadinanza di cui viene accusata l’amministrazione comunale bergamasca per quanto riguarda i progetti da realizzare nel Comune.
Come per il recente caso e dibattito attorno all’intitolazione della biblioteca di Colognola a Giulio Regeni, contestata dal parroco del quartiere e dagli esponenti della Lega per il poco confronto con la cittadinanza che ha preceduto la delibera.
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E, anche, per il progetto che riguarda il Parco Ovest 2 lungo via Moroni (tra ex Bas e via Grumellina) che vede il coinvolgimento del gruppo Ferretti casa spa. Per cui il 14 gennaio era anche stato organizzato un incontro tra gli assessori all’urbanistica Francesco Valesini e alla partecipazione Giacomo Angeloni e le Reti di quartiere di San Tommaso e Villaggio Sposi, lasciando, tuttavia, “esclusi” i cittadini estranei alle Reti. Creando, perciò, alcuni malcontenti.
Per garantire, quindi, coinvolgimento e un’accurata informazione attorno ad un altro tema molto caldo che riguarda il futuro urbanistico della città, il Treno per Orio del Ministero dei Trasporti, è stato organizzato uno sportello di ascolto dove l’assessore Angeloni può ricevere i cittadini di Boccaleone (uno dei quartieri più coinvolti dall’impatto della costruzione della nuova rete ferroviaria) tutte le settimane su appuntamento.
Solo i cittadini di Boccaleone, però, non tutti i cittadini di Bergamo.
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Una scelta fortemente criticata dalla sezione bergamasca di Rifondazione Comunista che dichiara: “Non possiamo che stigmatizzare i recenti sviluppi della cosiddetta Partecipazione della Cittadinanza del Comune di Bergamo che sembrano essere più manifestazioni di ‘Democrazia Illiberale’ che di ‘Partecipazione alla Cosa Pubblica’. In particolare troviamo non accettabile che la Valutazione Ambientale Strategica di un argomento di importanza non solo cittadina, ma a dir poco nazionale, come il treno per l’aeroporto sia stata discussa con una o due reti di quartiere escludendo tutta la cittadinanza che risiede (o che “partecipa alla vita del quartiere”) nelle altre oltre venti (in totale le reti sono 24)”.
Un'”accusa” che era già stata mossa dai comitati dei quartieri coinvolti dal treno per Orio che avevano evidenziato come ci sia stato “un iter con modalità di pubblicità che non hanno consentito un’effettiva partecipazione dei cittadini”.
Il comitato bergamasco di Rifondazione Comunista, in più, sottolinea anche, come “la possibile adesione a queste reti non dipende dal solo richiederla e dall’essere iscritti alla Anagrafe, ma da un cosiddetto e non molto chiaro ‘partecipare alla vita’ del singolo quartiere come suddiviso dall’Assessorato e dall’essere ‘graditi’ al medesimo gestore della rete per potere partecipare ai dibattiti on line, altrimenti si viene semplicemente esclusi e ‘bannati’. Il risultato vero è un “divide et impera” e non una ‘democrazia basata sulla partecipazione’.”
“Chiediamo pertanto che la partecipazione agli argomenti la cui importanza riguarda l’intero Comune sia organizzata in ambiti di rilevanza cittadina e non nelle cosiddette “reti di quartiere” che sembrano essere state concepite allo scopo principale di escludere. Proponiamo che i seguenti argomenti siano discussi in questi nuovi ambiti cittadini da costituirsi con un percorso partecipativo: Piano di Governo del Territorio, Treno per l’aeroporto di Orio, Cintura Verde, in particolare: ampliamento del Parco dei Colli, Parco Agricolo Ecologico e Parco Ovest, Parcheggio di Città Alta, in particolare la sua stabilità strutturale nel tempo”, conclude il comitato bergamasco.
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