Più controlli delle forze dell’ordine, commercianti pronti a segnalare situazioni a rischio, e un appello del Prefetto Enrico Ricci: “Chiedo ai bergamaschi massima responsabilità, come del resto hanno sempre dimostrato finora”. Bergamo si prepara così al primo, atteso ma anche temuto, fine settimana di Zona gialla.
La nuova classificazione, in vigore già da lunedì scorso, preoccupa in vista del weekend con la gente a casa dal lavoro e libera, tra le altre cose, di poter frequentare locali e ristoranti. Il timore è quello di assistere ad assembramenti come quelli già visti nelle scorse settimane in altre località italiane.
Anche per questo giovedì si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha deciso di rafforzare i controlli nelle zone della città considerate maggiormente a rischio con più personale. Dove? Lungo la Corsarola di Città Alta, una delle vie maggiormente frequentate nei giorni festivi, nella strada dello shopping per eccellenza che comprende via XX Settembre e via Sant’Alessandro, così come le vicine via Sant’Orsola e via Tiraboschi, oltre a piazza Pontida, quella della Libertà e la zona dei Propilei.
“Mi rivolgo agli abitanti soprattutto della città, ma anche della provincia – le parole di Ricci – per ricordare che la zona gialla non significa liberi tutti. Bisogna continuare a stare attenti e rispettare le regole che conosciamo, per evitare che la curva dei contagi torni a salire”.
Ad eccezione di una piccola parte in servizio allo stadio per Atalanta-Torino di sabato alle 15 (comunque ancora a porte chiuse), per il resto tutti gli uomini delle forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri, Finanza e Locale, saranno destinati ai controlli lungo le strade, a piedi e in auto.
Ma non solo, perchè venerdì lo stesso Prefetto Ricci ha avuto un incontro con i rappresentanti del Distretto Urbano del Commercio, Ascom e Confesercenti, durante il quale è stato predisposto un piano che prevede la collaborazione dei commercianti: “I gestori di attività che vedranno scene di assembramento all’esterno dei proprio esercizi – spiega – , sono invitati a richiamare i propri clienti e, nel caso, non vengano ascoltati, a chiedere l’intervento sul posto delle forze di polizia. Soprattutto nei confronti dei più giovani, che di solito sono i meno attenti al rispetto delle regole”.
“Comunque sono fiducioso – conclude Ricci – perchè i cittadini finora si sono comportati in modo egregio. Tanto è vero che nonostante i numerosi controlli attuati in queste settimane in città e provincia, le sanzioni sono state davvero poche, sia alle persone che ai negozi”.
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