Dopo la correzione di sabato 23 gennaio da rosso ad arancione per la lettura errata dei dati, c’è attesa per l’ordinanza del ministro Roberto Speranza che entrerà in vigore domenica (31 gennaio) e stabilirà in quale fascia sarà la Lombardia in base al monitoraggio del venerdì.
Per passare a quella inferiore, quindi quella gialla, secondo le direttive ministeriali si deve rimanere per almeno 14 giorni in un livello di rischio basso. Ma bisogna capire come sarà considerata la settimana in rosso per l’errore dei dati.
L’eventuale passaggio in zona gialla potrebbe incidere molto sulla vita delle persone e soprattutto sull’andamento delle attività economiche. Ristoranti e bar, pub, gelaterie e pasticcerie possono restare aperti dalle 5 fino alle 18, mentre l’asporto è consentito fino alle 22 (tranne per i bar, dove si deve fermare alle 18 per evitare assembramenti all’esterno). Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Nessuna restrizione per le consegne a domicilio.
Per la scuola le regole nelle due zone sono molto simili. Infanzia, elementari e medie restano comunque aperte e in presenza, mentre per le superiori è stato previsto il rientro dalla didattica a distanza in percentuale variabile, dal 50 al 75%, regola poi applicata in modo diverso nelle varie Regioni.
Con il passaggio in zona gialla possono essere riaperti i musei, anche se solo nei giorni feriali.
Rimane invariato, per qualunque fascia di colore, il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e il divieto di spostarsi dalla propria regione se non per motivi di lavoro, salute o necessità.
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