Il 2021 non poteva iniziare meglio di così per i colori neroazzurri: terza vittoria in sei giorni e una striscia di risultati utili consecutivi che raggiunge quota otto gare.
A Benevento la Dea sfoggia una prestazione di enorme tasso tecnico grazie a un super Josip Ilicic che sblocca un primo tempo giocato a una porta sola, ma con i neroazzurri incapaci di andare oltre lo 0-1 nonostante numerose occasioni presentatesi sui piedi di Gosens, Zapata e dello stesso sloveno
L’alba della ripresa mette sul piatto della squadra di Gasperini un’altra chance per raddoppiare ma Toloi da pochi passi spedisce fuori. Ed è così, come spesso accade nel calcio quando non si concretizza l’abnorme mole di gioco, arriva la beffa.
Alla prima conclusione sannita in porta, Sau supera Gollini e ridona fiducia ad un Benevento fino ad allora mai pervenuto.
La rete del pareggio rivitalizza i padroni di casa e provoca alla squadra orobica attimi di sbandamento.
Ci pensa ancora il “Professore” a sistemare la faccenda: una respinta di Montipò su un tiro mancino dell’ex Fiorentina regala a Toloi la possibilità di rifarsi, successivamente il numero 72 serve una palla al bacio per il tris di Zapata e nel finale apre l’azione per l’immancabile rete di Muriel.
L’Atalanta ristabilisce così dunque le distanze tecniche tra le due squadre e legittima pienamente un successo che la proietta a trentuno punti in classifica dopo sedici giornate.
Il gennaio di fuoco non dà tregua: giovedì la Dea debutterà in Coppa Italia contro il Cagliari. Un’altra competizione da portare avanti con coraggio e buone intenzioni.
Le pagelle
Gollini SV: Difficile valutare la prestazione di un estremo difensore che subisce un gol senza poi mai essere più chiamato in causa.
Toloi 7,5: Vederlo proporsi in avanti è ormai una costante del credo gasperiniano. Ad inizio ripresa il numero 2 davanti a Montipò si divora il doppio vantaggio, ma riesce a farsi perdonare facendosi di nuovo trovare in area e non sbagliando il tap-in vincente dell’1-2.
Romero 7: L’argentino non perde mai la lucidità, qualsiasi punta si trova di fronte. È protagonista anche nell’azione della rete di Toloi con uno scambio con Ilicic. Sfiora inoltre la rete con una botta di testa nei minuti conclusivi.
Palomino 6,5: Il numero 6 gestisce bene l’ammonizione presa nel primo tempo e non soffre particolari problemi durante il match.
Hateboer 7: Quando si propone con efficacia è una spalla perfetta per Ilicic, riuscendo nel finale ad andar vicinissimo per tre volte alla rete personale.
De Roon 7: L’olandese mette a disposizione della squadra il proprio fisico e su un campo molto pesante, da scenari bellici indossa l’elmetto e combatte su ogni pallone.
Freuler 7: Il dominio a centrocampo è assicurato, lo svizzero è una spanna sopra il 90% dei colleghi di ruolo che militano nel campionato italiano. (Depaoli SV)
Gosens 6: Dopo pochi minuti il numero 8 spreca una palla gol incredibile, Montipò gli nega infatti la rete con un super intervento. In occasione della segnatura di Sau, rimane fermo e non segue l’attaccante sardo. (Maehle 6: Il danese prova qualche avanzata e transizione offensiva ma sbatte sulla retroguardia sannita)
Pessina 6,5: nona gara consecutiva da titolare tra campionato e coppa per l’ex Verona che soprattutto nel primo tempo è molto perspicace nel recuperare palloni su palloni dovuti ad errori dei giallorossi in fase di impostazione. (Malinovskyi 7: il suo ingresso e il suo posizionamento sulla trequarti sinistra offrono buone soluzioni per lo svolgimento della manovra sia in verticale che in orizzontale. Buon impatto sul match.)
Ilicic 10: Massimo dei voti per lo sloveno che incanta dall’inizio alla fine. Dal gol, alle palle appoggiate a Gosens e Zapata e il palo nel primo tempo, passando per la capacità di entrare in ogni azione che porta ad un gol neroblu nella ripresa. Prestazione super. (Miranchuk SV)
Zapata 7: La punta sudamericana parte divorandosi un colpo di testa davanti a Montipò. Nella prima fase di gara risulta più importante nell’assistere i compagni (vedi tentativi di Gosens e Toloi), poi si mette in proprio firmando il terzo gol per i bergamaschi. (Muriel 7: Verrebbe da dire “Per fortuna che non era al meglio”: oltre all’ennesimo sigillo tante buone giocate di qualità sopraffina nello stretto.).
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