Per i più fortunati che sono riusciti ad accedere alla piattaforma, il messaggio di benvenuto era quasi una condanna: oltre trecentomila gli utenti in coda, un numero spaventoso che ha fatto desistere anche i più audaci.
Nonostante le rassicurazioni del Ministero, che ha parlato di fondi necessari a soddisfare tutte le richieste, quello di martedì 3 novembre è stato un vero e proprio “click-day” per il cosiddetto bonus bici: già dalle 9, orario di messa online del sito, l’accesso è stato molto difficoltoso.
Un assalto in piena regola, con centinaia di migliaia di utenti che hanno provato subito a richiedere il rimborso sull’acquisto di bici e monopattini effettuati dal 4 maggio al 30 novembre tramite il portale www.buonomobilita.it, pari al 60% della spesa fino a un massimo di 500 euro.
Rimborsi o voucher per un futuro acquisto, che consentirà di ricevere lo sconto direttamente nei negozi aderenti che a loro volta poi chiederanno il rimborso al ministero.
L’accesso al portale avviene attraverso una sala d’attesa, nella quale viene ricordato di tenere a portata di mano le credenziali Spid con livello di sicurezza 2, il proprio Iban, la copia elettronica del giustificativo di spesa in formato Pdf, Jpg o Png e la partita Iva dell’esercente.
Una volta entrati, poi, si hanno a disposizione 20 minuti per completare la richiesta di contributo: in caso contrario l’utente viene riaccodato e dovrà attendere nuovamente il proprio turno.
Il plafond previsto per l’incentivo è di 210 milioni di euro e i rimborsi verranno effettuati seguendo l’ordine cronologico di presentazione della domanda. Il Ministero dell’Ambiente ha comunque assicurato che nella prossima legge di Bilancio sono previsti almeno altri 100 milioni per accontentare anche gli utenti che potrebbero essere esclusi da questa prima tranche di rimborsi.
Ricordiamo che il buono mobilità può essere chiesto da cittadini maggiorenni con la residenza nei capoluoghi di Regione, nei capoluoghi di Provincia, nei Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti e nei Comuni delle 14 città metropolitane.
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