A tradirlo è stato un ingiustificato nervosismo. Un segnale chiaro per gli esperti agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Bergamo che da tempo aveva notato un sospetto movimento di tossicodipendenti vicino all’abitazione a Dalmine di B.J., nato in Albania.
Da un controllo gli agenti avevano riscontrato che B.J., con precedenti penali e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, avesse ripreso l’attività di spaccio. Da qui è partito l’ordine di sottoporlo ad un controllo.
Proprio l’ingiustificato nervosismo di B.J. ha spinto gli agenti a perquisire l’abitazione dello spacciatore.
La perquisizione ha permesso di rinvenire 16 involucri termosaldati contenenti cocaina, per un totale di 78,46 grammi, la somma di 1270 euro in contanti, una pistola-giocattolo ed una soft-air, nonché un detector-rilevatore di frequenze wireless ed una macchina da sottovuoto, quest’ultima solitamente utilizzata anche per il confezionamento dello stupefacente.
Ultimate le formalità di rito, l’arrestato è stato portato nella casa circondariale di via Gleno a Bergamo.
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