“Questa terra porta qui stasera le sue ferite, i suoi troppi morti, i troppi malati”, ma anche “le umiliazioni dell’impotenza, le meschinità delle beghe, le banalità dei discorsi, le contrapposizioni pretestuose, mentre sarebbe necessaria una alleanza, una coralità per affrontare insieme le sfide e le lacrime di questo tempo”. Queste le parole di monsignor Mario Delfini, l’arcivescovo di Milano,che hanno introdotto la Messa da Requiem di Verdi in Duomo eseguita nella serata di venerdì 4 settembre dal Coro e Orchestra del Teatro alla Scala.
Hanno assistito all’esecuzione del Requiem, diretto dal maestro Riccardo Chailly, seicento persone, numero massimo di spettatori possibili alla luce delle norme anti-contagio. Tra il pubblico, oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle autorità, i cittadini rappresentanti delle categorie che hanno svolto in prima linea ruoli essenziali durante il lockdown. Come Elisa Mismetti la porta lettere che durante l’esplodere della pandemia ha continuato a svolgere il proprio lavoro tra Alzano lombardo e Nembro.
Il concerto, trasmesso in diretta televisiva da Rai 5 e radiofonica da Radio3, è stato seguito su maxi-schermo anche nella Parrocchia di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata di Codogno, la prima città italiana colpita dalla pandemia.
Dopo la data Milanese, l’Orchestra del Teatro alla Scala farà tappa a lunedì 7 settembre Bergamo, nella Basilica di Santa Maria Maggiore e mercoledì 9 settembre a Brescia nel Duomo Vecchio. Oltre a orchestra e coro, preparato da Bruno Casoni, si esibiranno i solisti Krassimira Stoyanova, Elīna Garanča, Francesco Meli e Michele Pertusi, a Bergamo, mentre a Brescia ci sarà Renè Pape, già esibitosi a Milano.
Come testimoniato dalla serata al Duomo di Milano, i tre concerti, dedicati alle vittime della pandemia, rappresentano un momento di raccoglimento spirituale che unisce Milano a due delle città più colpite della Lombardia nella condivisione delle sofferenze di questi mesi. Non solo, rappresentano la gioia della ripartenza e della rinascita.
Con la Messa da Requiem Riccardo Chailly avvia settimane di intensissimo lavoro con i complessi scaligeri, dalla riapertura del Teatro con Coro e Orchestra e la Nona Sinfonia di Beethoven dal 12 settembre al “Concerto per l’Italia” in Piazza del Duomo con la Filarmonica il 13 fino alle rappresentazioni di Aida a partire dal 6 ottobre.
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