Un percorso ciclopedonale che collega il lato est con quello ovest della città di Bergamo, dal confine con il Comune di Curno a quello con il Comune di Seriate: nel pomeriggio di giovedì 27 agosto Palazzo Frizzoni ha approvato il progetto esecutivo che rientra nel Programma Operativo Regionale 2014-2020 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e che fa parte della cosiddetta Pedemontana Alpina.
I lavori, che prevedono la realizzazione di alcuni tratti di ciclabile, la sistemazione di altri, l’adeguamento della passerella di via Briantea a Longuelo e il collegamento con l’ospedale Papa Giovanni XXIII, ammontano a circa 1,6 milioni di euro, di cui oltre 1 milione finanziato con contributi a fondo perduto dalla Regione.
Si tratta di un progetto che risale agli inizi del primo mandato di Giorgio Gori e che, agli albori, prevedeva 22 interventi in città: negli anni, però, alcuni di questi di competenza esclusivamente comunale sono stati realizzati e oggi ne rimangono solamente sei, ma di grande importanza per poter completare il collegamento Est-Ovest in città.
“Verso il confine con Curno – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla – prevediamo sia la realizzazione ex novo di alcuni tratti che la riqualificazione di quelli esistenti. Tra via Briantea e le vie Brembilla e Bellini è compresa anche la ristrutturazione della passerella sulla quale verrà realizzato anche un binario necessario alla salita e discesa con le biciclette che oggi, invece, devono essere necessariamente sollevate. Servirà il quartiere di Longuelo e si collegherà bene con la ciclabile che realizzerà il Comune di Curno”.
Dal confine con Treviolo a via Martin Luther King, invece, verranno realizzati nuovi tratti di ciclopedonale illuminata su un percorso di circa un chilometro attualmente per la maggior parte sterrato.
In questo punto, nelle intenzioni iniziali, si sarebbe dovuto realizzare il collegamento diretto con l’ospedale ma l’intervento è stato “bocciato” a causa del previsto raddoppio ferroviario. Bocciato ma non cancellato perchè, una volta terminati i lavori di Rfi, il progetto verrà ripreso e realizzato, garantendo l’arrivo al Papa Giovanni XXIII.
“Si tratta di due interventi molto importanti per dare continuità a percorsi che già oggi dal centro portano all’ospedale e verso i paesi limitrofi – aggiunge all’assessore all’Ambiente e Mobilità Stefano Zenoni – Collegandoci a Curno e Treviolo potremo portare la ciclabile dalla città fino a quella del Brembo, che a sua volta si collega a quella dell’Adda e porta fino a Milano. La connessione con l’ospedale è sempre stata prioritaria, vogliamo che la ciclabilità sia connessa con le infrastrutture e non è un caso che ci muoviamo a ridosso della linea ferroviaria”.
Gli ultimi interventi saranno realizzati nel tratto compreso tra via Borgo Palazzo e le vie Gritti e Rovelli, verso il confine con il Comune di Seriate dove verrà riqualificata e illuminati la ciclabile esistente.
“Complessivamente è un percorso molto bello – sottolinea Brembilla – Miglioreremo anche la segnaletica, riasfalteremo in alcuni punti e garantiremo una corretta illuminazione che sarà bassa e molto visibile a chiunque”.
Su via Borgo Palazzo l’intervento era richiesto da più parti e da tempo: “Abbiamo colto l’occasione del finanziamento per rispondere a questo problema – aggiunge Zenoni – L’amministrazione si era già spesa per realizzare alcuni interventi, con almeno uno dei due lati del marciapiede reso ciclopedonale e con la connessione dalla Teb alle via David e Bono. Ma anche altrove, lungo via Fantoni, via Maj, via Galliccioli e via Taramelli: tutti piccoli tasselli attuati a step che ora danno una fisionomia chiara al progetto. Da questo percorso, infatti, si arriva in Porta Nuova, alle 5 vie passando per il centro e da lì ai nuovi tratti appena presentati”.
Il progetto prevede anche l’installazione di elementi di arredo urbano quali portabiciclette, postazioni BiGi e dissuasori di sosta, ancora da definire nel dettaglio.
Approvato il progetto esecutivo, il Comune di Bergamo può ora allestire la gara che, grazie al decreto semplificazione, consente di scegliere da un elenco di fornitori già approvato alcune ditte “sicure” per fatturato, dipendenti e mancanza di contenziosi con la pubblica amministrazione.
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