C’è molta confusione sui tamponi obbligatori per chi rientra da una serie di Paesi europei (Croazia, Grecia, Spagna e Malta). Un lettore ci ha raccontato cosa gli è successo al rientro da Malaga all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio giovedì. La vicenda si è conclusa in piena notte, alle 3, all’ospedale di Seriate, ma prima…
Ecco la sua testimonianza
Come tutti sappiamo è stata firmata stanotte un ordinanza che obbliga entro 48 ore chiunque torni da Spagna, Croazia Grecia e Malta di sottoporsi al tampone per Covid-19, giovedì alle 12.20
Atterro da Malaga (Spagna) all’aeroporto di Orio al Serio dove mi viene solamente provata la temperatura e vengo fatto uscire dall’aeroporto senza avere nessun altra informazione: nessuno mi ha fermato e nessuno mi ha informato su cosa dovessi fare.
Devo quindi iniziare a chiamare le varie Ats (che la maggior parte delle volte trovo occupate) che si trovano spiazzate e non sanno dirmi cosa debba fare, finché finalmente una Ats invia un modulo a una mia amica che è stata con me a Malaga. Questo modulo va compilato e re-inviato all’Ats che, a quanto pare si incaricherà, di farmi il tampone entro 48 ore. cosa che però, a detta loro, sarà pressoché impossibile.
Passo l’intero pomeriggio senza avere altre informazioni, finché un mio amico, anche lui in vacanza con me a Malaga legge su Facebook che i tamponi per il rientro dalla Spagna vanno fatti in pronto soccorso: appena appresa la notizia, alle 23.15 chiamiamo il pronto soccorso di Seriate, che ci dà conferma, e ci rechiamo lì.
Gli stessi operatori del pronto soccorso, disponibili tra l’altro, si trovano un po’ spiazzati perché si ritrovano il pronto soccorso invaso da 25 persone tutte richiedenti il tampone.
Alle 3 di notte esco dal pronto soccorso: gli operatori si sono attivati subito per farci i tamponi, e oltre a essere stati gentilissimi ,hanno affrontato la situazione nel migliore dei modi. Un grazie grandissimo al pronto soccorso di Seriate!
Lettera firmata
commenta