È durata circa tre ore l’audizione finale dell’Antitrust sulla concentrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca che si è svolta nella giornata di giovedì 18 giugno.
Davanti al collegio dell’authority, presieduta da Roberto Rustichelli, sono intervenute, in forma collegiale, tutte le parti dell’istruttoria allo scopo di rappresentare la propria posizione e fare le proprie considerazioni sull’operazione e sull’adeguatezza dei rimedi pro-concorrenziali proposti da Intesa.
All’audizione erano presenti i legali di Intesa San Paolo, Ubi, Bper, Unicredit, Cattolica e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Per superare le obiezioni Antitrust, Intesa Sanpaolo ha recentemente alzato a 532 il numero degli sportelli di Ubi che cederà a Bper in caso di successo dell’offerta pubblica di scambio.
Nessun commento delle parti e dall’Antitrust sui contenuti dell’audizione, servita a Intesa e Bper per motivare l’adeguatezza dell’accordo sulle filiali allo scopo di rimuovere i timori dell’Agcm per gli impatti della concentrazione sulla concorrenza.
Sull’altro fronte, Ubi Banca, i suoi due azionisti Fbml e Cattolica, che della banca è anche partner bancassicurativo, nonché Unicredit, intervenuta nel procedimento per dare man forte a Ubi nel giudicare la fusione con Intesa dannosa per la concorrenza.
Con l’audizione finale si chiude la fase istruttoria, oggetto di un’aspra battaglia tra il fronte di Intesa e quello di Ubi, e il procedimento entra in quella decisoria. Il verdetto dell’Antitrust è atteso nella seconda metà di luglio, una volta raccolto il parere non vincolante dell’Ivass.
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