L’abbiamo sentito innumerevoli volte in queste settimane: il Coronavirus sta lentamente infettando l’economia. Sta ammalando irrimediabilmente le aziende italiane. Abbiamo ascoltato storie e visto volti di titolari stanchi, affranti, terrorizzati dallo spettro di una chiusura definitiva. È stato così per imprese forti delle quali non avremmo dubitato. E ce lo saremmo aspettato a maggior ragione per le piccole realtà imprenditoriali, come le start-up.
Ma uno degli insegnamenti più importanti sull’attività d’impresa riguarda la capacità di reinventarsi, di adattarsi ai molteplici contesti trasformando i propri sforzi in nuove idee e prodotti a seconda delle esigenze di mercato.
E forse in pochi si sarebbero immaginati di farlo puntando sull’alcol. Sì, proprio l’alcol. Quello contenuto nelle bevande che consumiamo per i nostri brindisi ma anche, più in generale, quello per disinfettare e igienizzare.
Qualcuno invece, come Eventificio srl, ci ha scommesso sopra. E ha fatto bingo, salvando la propria azienda.
Eventificio è una start-up nata nel luglio 2019 a Paratico – a due passi dalla provincia di Bergamo – che fa della progettazione di eventi in tutta Italia il proprio business. L’impresa, rappresentata da Mirko Bertoldi, ha ottenuto anche ottimi traguardi fin da subito, con commesse da grandi brand internazionali, nonché fiere e progetti marketing nel Regno Unito, in Russia e negli Usa. Con l’arrivo della pandemia, però, la parola ‘evento’ stava per trasformarsi nella loro condanna: “A fine febbraio mi è caduto il mondo addosso – spiega Mirko Bertoldi, legale rappresentante di Eventificio srl -. Non era solo il venire meno di un sogno, ma anche il senso di responsabilità verso 10 famiglie in azienda. Pensavo all’avvicinarsi della fine del mese con l’ansia degli stipendi da pagare”.
Il fallimento sembrava ad un passo. Poi di colpo l’intuizione che ha salvato l’azienda. “Quali sono e quali saranno i bisogni delle aziende in questo periodo?” si sono chiesti. La risposta che si sono dati pare quantomeno originale: “alcol”.
In Eventificio infatti hanno capito presto che nella lotta al Coronavirus l’alcol etilico avrebbe rivestito un ruolo determinante: elemento fondamentale per la realizzazione di farmaci e igienizzanti, ma anche di molti prodotti di uso comune, sia nella cosmesi che nell’edilizia.
Ma come trasformare quell’intuizione in una nuova opportunità di guadagno? La risposta forse non è immediata se ti occupi di eventi e di plan di comunicazioni. Ma Eventificio, con le caratteristiche che li contraddistingue (“tempestività, creatività, ma soprattutto analisi del contesto e capacità di adattarsi”) ha trovato anche questa risposta. E qui entra in gioco l’alcol.
Perché per risolvere il problema si sono rivolti ad uno dei loro clienti più importanti, la Polini Group Italia, azienda di Villongo fondata nel 1967 da Giovanni Polini che produce distillati. Uno dei leader italiani, e anche europei, del settore. Basti pensare che la ditta, oggi guidata da Simone Polini, produce 30 milioni di bottiglie l’anno che commercializza in oltre 35 paesi del mondo. Tra i marchi più popolari il Limoncello Liberty, la linea dedicata agli aperitivi MySpritz e la Vodka 2Nite.
Così, nel giro di un paio di settimane, lo staff di Polini Group ha messo al servizio di Eventificio le proprie competenze in supporto normativo e logistica internazionale nel settore dei distillati e dell’alcol etilico, provvedendo alla formazione dei dieci dipendenti della start-up. “Quando i ragazzi di Eventificio si sono fatti avanti con questa loro intuizione – spiega Simone Polini – non ci ho pensato due volte. L’alcool etilico denaturato non è ovviamente il nostro settore, ma grazie alla nostra esperienza internazionale nella produzione e commercializzazione di distillati, è stato facile aiutarli”.
Il risultato è stata una straordinaria conversione dell’azienda di Mirko Bertoldi: il focus di Eventificio si è spostato sulla ricerca delle società produttrici di alcol etilico, con l’obiettivo di rifornire tutte le aziende che se ne servono, tra cui quelle produttrici di gel sanificanti. E hanno pensato anche al coordinamento della logistica di consegna per unire produttori e clienti, arrivando persino a gestire le pratiche doganali e ad effettuare servizi di consulenza su macchinari e organizzazione produttiva. Alla fine si è arrivati alla creazione di una vera “rete europea di approvvigionamento e consulenza per il reperimento e la lavorazione dell’alcool”, come la definisce Mirko Bertoldi. In poco più di un mese questa fortunata collaborazione con Polini Group Italia ha permesso la continuità produttiva di oltre 50 aziende, con una movimentazione di 1.000.000 di litri di alcool etilico attraverso una rete di approvvigionamento estesa a 4 paesi dell’Unione Europea.
“Ho ripreso a tornare con il sorriso in azienda” annuncia il numero uno di Eventificio. Ed è un lieto fine che fa ben sperare per il mondo dell’impresa, segno che quando si ha la capacità di innovare, una via d’uscita esiste. Lo conferma anche Simone Polini, direttore generale di Polini Group Italia: “Ho trovato ragazzi dalla mente aperta e molto veloci nell’apprendere dinamiche e logiche commerciali molto lontane dalla loro esperienza lavorativa. Spero che questo periodo difficilissimo ci possa lasciare in eredità anche delle cose buone, come ad esempio la consapevolezza che il confronto e l’aiuto reciproco tra aziende può essere decisivo”.
La sfida, anche per Eventificio, è quella di riuscire a dare un seguito a questa collaborazione, consolidando in futuro i rapporti per il mutuo scambio e rinnovamento: “Quando terminerà tutto questo, e spero presto, queste aziende compagne di avventura spero divengano nostri partner per quello che amiamo fare di più: marketing ed eventi” conclude Mirko Bertoldi.
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