I carabinieri hanno identificato i presunti autori delle minacce al giornalista bergamasco Paolo Berizzi, noto inviato di Repubblica e firma di alcune inchieste sulle formazioni di estrema destra italiane, con particolare riferimento alla loro infiltrazione nel mondo delle tifoserie calcistiche.
Martedì mattina i militari del comando provinciale di Bergamo hanno eseguito 7 perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti soggetti, tutti italiani, residenti nella provincie di Milano, Brescia, Varese, Trieste, Lucca, Vicenza e Rovigo (tre con precedenti di polizia ed uno minorenne) identificati tra coloro che nel 2019 avevano minacciato Berizzi su Facebook.
Le perquisizioni sono state disposto dal pubblico ministero Emanuele Marchisio, mentre per quanto riguarda il minore dalla collega del Tribunale dei Minori di Brescia Lara Ghirardi. L’obiettivo è quello di raccogliere ulteriori elementi probatori nei confronti degli indagati, individuati a seguito di una serrata attività di indagine svolta dal Nucleo Investigativo del comando provinciale anche in collaborazione con il noto social network, che ha fornito molti dati utili all’identificazione dei responsabili.
Durante le operazioni sono stati sequestrati numerosi telefoni cellulari e pc al fine di ricostruire tutta la rete dei soggetti. Compresi tra i 17 ed i 55 anni d’età dovranno rispondere dei reati di minacce aggravate e diffamazione mezzo stampa nei confronti del giornalista di Repubblica, costretto da tempo a vivere sotto scorta.
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