Sono almeno 25 i medici scomparsi a Bergamo durante l’epidemia di coronavirus. Un numero impressionante, soprattutto se rapportato a quello nazionale: 105.
Gli ultimi tra i camici bianchi a perdere la vita sono stati Mario Rossi, Luigi Ravasio e Giancarlo Orlandini.
Da marzo i loro nomi sono riportati sul portale della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Chirughi e Odontoiatri (FNOMCeO) listato a lutto in loro memoria. Un triste elenco che viene via via aggiornato.
“I morti non fanno rumore, non fanno più rumore del crescere dell’erba, scriveva Ungaretti – commenta il presidente Filippo Anelli -. Eppure, i nomi dei nostri amici, dei nostri colleghi, messi qui, nero su bianco, fanno un rumore assordante. Così come fa rumore il numero degli operatori sanitari contagiati, che costituiscono ormai il 10% del totale. Non possiamo più permettere che i nostri medici, i nostri operatori sanitari, siano mandati a combattere a mani nude contro il virus. È una lotta impari, che fa male a noi, fa male ai cittadini, fa male al paese”.
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