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A.a.a. cercasi fuorisede

Quattro ragazze e i loro pensieri su Bergamo: ricordi attraverso le fotografie

Oggi vi propongo i pensieri scritti da 4 ragazze, scritti tra le mura della propria casa mentre nella galleria del proprio cellulare scorrono le foto scattate a Bergamo; la città che ha lasciato un segno indelebile in ognuna di loro. Queste ragazze le avete già conosciute tramite questa rubrica, le ho intervistate con l’obbiettivo di raccogliere le loro storie, opinioni e consigli da dare a tutti i fuorisede nella speranza che possano trarne importanti spunti e incoraggiamenti.

Ecco i loro pensieri…

Martina

Torneremo a fare lezione in aula, a prenderci quei caffè veloci pre-lezione e a berci gli spritz post-lezione da Perry. Torneremo a fare le corse per accaparrarci i pochi posti al -4. Torneremo a vederci in biblioteca per studiare e a incontrarci alla funicolare e poi torneremo a comprare il pane caldo e la sfogliatina alla mela di Nessi. Torneremo ad ammassarci sull’1A per salire in Città Alta e per scendere fino alla stazione e torneremo a farci un primo veloce da Miscusi, che poi si protrae fino all’aperitivo e a mangiare la polenta in tutte le salse. Torneremo a quella che era la normalità, perché questo mi hai dato Bergamo: In pochi mesi mi sei entrata dentro, con un dialetto troppo stretto, mi hai accolto, conosciuto, ascoltato e abituato a piccole cose che adesso faccio fatica a non avere: l’alba su Pignolo prima della lezione delle 8 è una di queste. Così come quest’alba continua ad esserci nonostante tutto, io continuo a sperare che tutto questo possa tornare presto. Nel frattempo aspetto e rimango a casa, che è il posto più sicuro del mondo. Aspetto la “mia” normalità, la “mia” libertà.

Anna

È la stessa desolazione, tipica di un caldissimo pomeriggio di agosto. Le strade sono deserte sotto il sole rovente. Il caldo umido non lascia spazio nemmeno ad una brezza leggera. Tutti ci rifugiamo al fresco delle pareti delle nostre case e attendiamo il passare delle ore più calde. Ma non lo è. Non è agosto. Il sole sembra triste, pallido, in attesa di poter splendere per davvero. Le strade sono deserte e la solitudine è palpabile, ma non a causa del caldo. Le persone si rifugiano in casa, ma non per lasciar passare le ore più calde in attesa di una dolce serata estiva in compagnia. Ed è così triste… la lontananza dalle persone a cui teniamo, la perdita improvvisa delle persone care che non lascia nemmeno il tempo per un addio, la sofferenza di questa malattia, la disperazione. È così ingiusto, vorrei che tutto finisse ora.

Ma sento già il profumo dei fiori, il profumo del mare, il rumore delle onde, la musica alta ad una festa, le risate, i fiumi di parole, il colore caldo delle luci da esterno che mi ricordano tanto casa. Sento il profumo degli abbracci, dell’amore, dei miei amici, di tutte le persone a cui voglio bene. Torneremo, più forti di prima, pronti ad apprezzare le cose veramente importanti che ci fanno sorridere il cuore. La vera bellezza che ci circonda. Andrà tutto bene

studentesse fuorisede

Gloria

Arrivai a Bergamo 3 anni fa piena di speranze, affascinata dall’eleganza di questa città. È stato quel classico rapporto litigioso trasformatosi con tempo ed equilibrio in un folle amore. Bergamo è stato il primo luogo a cui ho sentito di appartenere come se vi fossi nata; scherzosamente mi definisco bergamasca per autoelelezione perché questo è il territorio a cui ho scelto di appartenere.

Mi sono innamorata delle sue mura maestose, di città alta che sovrasta l’area urbana con il suo splendore. Mi sono innamorata delle vie affollate la domenica in centro, del paesaggio illuminato la notte che scorgo da Porta San Giacomo, i tramonti che spesso ammiro da appena sopra casa. In questi giorni duri spezza il cuore il rumore delle ambulanze, le strade vuote, il pensiero rivolto a coloro che in questo momento soffrono. Bergamo è una città forte, una provincia forte che in poco tempo si è attrezzata per continuare a lottare e sono sicura tornerà presto a splendere.

Stella

In questi giorni di grande sofferenza penso ripetutamente al momento surreale che stiamo vivendo, penso a Bergamo, la mia città che da un giorno all’altro ha dovuto affrontare momenti bruttissimi; è come se un uragano le si fosse scagliato contro distruggendone la vita. Ciononostante però, mi piace pensare che, tutto il dolore che stiamo vivendo, presto si trasformerà in bene, e noi che ripetiamo #Andràtuttobene, un giorno potremo dire, ce l’abbiamo fatta tutti insieme: E adesso rinasciamo da qui. #molamia Bergamo. a

Scrivere le storie di queste ragazze è stato un immenso piacere e le ringrazio per aver scritto questi pensieri così speciali, ci rivedremo presto nella nostra amata Bergamo e apprezzeremo di più ogni singolo angolo e momento ancora una volta tutti insieme.

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