Bella iniziativa del sindaco Michele Jacobelli che, in collaborazione con la ditta Perego spa che ha donato la stoffa, la sezione locale della Lega, alcune volontarie e il gruppo della Protezione Civile di Palazzago, ha distribuito gratuitamente a tutte le famiglie palazzaghesi le mascherine protettive, indispensabili ad oggi per poter uscire dalle proprie abitazioni in sicurezza.
Un segno tangibile di vicinanza e sostegno dell’amministrazione comunale verso la propria comunità che come tutto il Paese, in particolare la Lombardia, sta affrontando un momento difficile.
Nella cassetta postale i cittadini di Palazzago hanno trovato, in una busta timbrata dal Comune, le mascherine, una comunicazione del sindaco e un’immagine della Madonna della Consolazione. “Cari concittadini – ha scritto Jacobelli – queste mascherine sono state confezionate da volontarie utilizzando il tessuto ricevuto dalla ditta Perego Spa di Cisano Bergamasco”.
Le mascherine sono state realizzate da dieci sarte e tre sartorie che hanno messo a disposizione il loro saper fare e la loro esperienza sartoriale per realizzare quanto di più necessario in questo momento di emergenza sanitaria. Non sono un dispositivo medico (DPI), bensì protettivo. Semplici le norme di manutenzione: immergerle in una bacinella d’acqua con una goccia di candeggina; lavarle in acqua molto calda (60 gradi) e, una volta asciutte, stirarle con un ferro a vapore.
![palazzago mascherine coronavirus](https://www.bergamonews.it/photogallery_new/images/2020/04/palazzago-mascherine-coronavirus-673408.jpg)
Il primo cittadino di Palazzago nella comunicazione esorta tutti a una presa di responsabilità e ricorda che le mascherine donate “Sono, inoltre, un gesto d’affetto. Portatele sempre quando uscite da casa e fatele portare anche a chi è vicino a voi. Siate forti e consapevoli delle Vostre azioni”.
Dietro all’immagine miracolosa e taumaturgica della madre di Dio, venerata presso un monastero greco, una preghiera “Dalla peste, dalla carestia e dal terremoto, dal fuoco, dalla spada e dalla tempesta, dalla grandine e dalle prove, da ogni malattia, libera più che Buona, Santissima Figlia, il Tuo gregge, Te ne supplichiamo”.
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