Sono arrivati sabato sera e domenica all’ospedale da campo di Bergamo in allestimento alla Fiera i serbatoi per l’impianto di erogazione dell’ossigeno, realizzato dalla multinazionale francese Air Liquide, che sarà in grado di far arrivare il gas medicale potenzialmente a tutti e 140 i pazienti che potranno trovare posto nella struttura realizzata dall’Ana.
Si tratta di un impianto molto simile a quello degli ospedali tradizionali, con la differenza di un intervento in tempi rapidissimi: “Di solito ci vogliono quasi due mesi per la progettazione e messa in opera – ci aveva spiegato Matteo Polese, Sales and Marketing Director di Air Liquide Sanità Service -. In questo caso ci è stato richiesto nel giro di una settimana”.
Così la scorsa settimana è stata conclusa la progettazione, con la particolarità del volume abbastanza elevato di ossigeno richiesto: se in condizioni normali gli impianti erogano un flusso di 15 litri al minuto, nel caso dell’ospedale da campo deve essere in grado di sostenere anche 30 o 50 litri al minuto. Una simile potenza richiede una particolare attenzione nella realizzazione, l’impianto deve sopportarli a massimo regime. Non ci sono problemi di approvvigionamento del gas medicale, che viene prodotto non lontano da Bergamo e fornito con autocisterne, ma i serbatoi da installare alla Fiera sono stati dimensionati in modo opportuno.
Per realizzare l’impianto di erogazione dell’ossigeno sono serviti 420mila euro, tutti coperti grazie allo sforzo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo che prosegue nella raccolta fondi.
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