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Emergenza coronavirus

Misiani: “Sostegno a famiglie e imprese, pronti a chiedere più di 10 miliardi in deficit”

Tra i provvedimenti che dovrebbe contenere il decreto allo studio del Governo spiccano misure a sostegno di famiglie e di imprese. Lo conferma il viceministro all'Economia, il senatore Antonio Misiani.

Prima la battaglia sanitaria per sconfiggere il virus, all’orizzonte lo sguardo fisso sull’economia. In entrambi gli ambiti: sostanziosi investimenti. È questo in sintesi ciò che mercoledì 11 marzo il consiglio dei ministri deciderà su un nuovo sforamento del deficit, che dovrebbe superare i 7,5 miliardi annunciate e potrebbe arrivare a 10 miliardi. Tra i provvedimenti che dovrebbe contenere il decreto allo studio del Governo spiccano misure a sostegno di famiglie e di imprese. Lo conferma il viceministro all’Economia, il senatore Antonio Misiani.

“Il governo è impegnato con tutte le sue energie per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria. Al primo posto c’è e rimarrà la tutela della salute dei cittadini, ma il nostro dovere è anche fare tutto quanto è utile e necessario per aiutare l’economia italiana a reggere l’urto e a ripartire non appena l’emergenza sarà finita” dichiara Misiani. “Il governo chiederà al Parlamento uno scostamento del deficit commisurato a quanto sarà necessario fare per aiutare le famiglie e le imprese italiane. Per quanto riguarda la liquidità, stiamo dialogando con Abi e Bankitalia per costruire una ampia moratoria creditizia a favore delle imprese e delle famiglie per garantire liquidità per parecchie decine di miliardi. E se necessario anche con una parziale garanzia pubblica”.

L’opposizione chiede la chiusura della Borsa per evitare speculazioni. Che cosa risponde?
“Credo che autorità di vigilanza di Piazza Affari abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso e la loro autonomia va sempre rispettata”.

Su quali settori si concentrerà il decreto anti-virus?
“Il primo settore è il sistema sanitario nazionale e collateralmente quello della protezione civile. Ai 4 miliardi già stanziati ne aggiungeremo ancora uno per assumere medici e infermieri e dotare gli ospedali di tutte le attrezzature necessarie per per affrontare l’emergenza. Il secondo settore nel quale interverremo interessa gli ammortizzatori sociali con il potenziamento della cassa integrazione in deroga. Noi vogliamo che nessuno perda e resti senza il lavoro a causa di questa emergenza. Infine, il terzo ambito che affronterà il decreto sarà il sostegno alle imprese garantendo loro liquidità, il rinvio del pagamento di tasse e contributi con forme di parziale indennizzo, per esempio attraverso una riduzione dei contributi sociali, per le zone più colpite. Infine per le famiglie estenderemo i congedi parentali e, se individueremo le risorse, elargiremo un aiuto per le spese di assistenza ai figli”.

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