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Promossa dal sinagi

Prima Notte Bianca per sensibilizzare ai problemi delle edicole: Bergamo non partecipa

Nessuna edicola orobica ha ancora aderito all’iniziativa in programma stasera, mercoledì. Per capire la situazione abbiamo deciso di fare due chiacchiere con alcuni edicolanti di città, Dario Meroni (edicola davanti alla chiesa di San Bartolomeo) e Luca Mangili (alla Stazione)

È prevista per la serata di mercoledì 29 gennaio La Notte bianca delle Edicole, l’iniziativa promossa da Sinagi (Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia) per promuovere sul territorio nazionale l’attività di chi vende giornali. A Bergamo, purtroppo, il progetto ha ottenuto scarso riscontro, al punto da non figurare nella lista delle città aderenti all’evento.

L’iniziativa consiste in un’apertura straordinaria dell’edicola oltre il regolare orario di esercizio (indicativamente fino alle 22.30), proprio al fine di sensibilizzare i cittadini sui problemi di questa realtà il cui valore e la cui importanza sono sottolineati da Amilcare Digiuni, segretario regionale del sindacato lombardo: “L’edicola è un presidio di democrazia, attraverso cui il cittadino esercita il proprio diritto all’informazione”, ma anche un “luogo di incontro sociale”.

Tuttavia l’edicola sta vivendo “una situazione drammatica”. Per questo mercoledì sera a Torino, Bologna, Milano, Venezia, Viterbo, Bari, Roma, Brescia, Napoli, La Spezia, Trieste, Frosinone, Rieti, Firenze, Sassari, Arezzo, Prato e Livorno gli edicolanti, lasciando accese le insegne durante la nottata, cercheranno di rilanciare le loro attività, dando – come si augurano – una forte scossa mediatica che porti il mondo politico e le amministrazioni comunali cittadine ad affrontare in maniera più seria e strutturale la crisi in cui versano trovandovi una soluzione.

“L’edicola dev’essere come una lanterna accesa sul territorio – continua Digiuni, che evidenzia poi lo spirito positivo della serata -: vogliamo far capire l’importanza della carta stampata illuminando le edicole anziché protestare chiudendole con uno sciopero, facendo così mancare ai cittadini la possibilità di informarsi”.

A Bergamo però nessuna edicola ha ancora aderito all’iniziativa. Per capire la situazione abbiamo deciso di fare due chiacchiere con alcuni edicolanti di città, Dario Meroni (edicola davanti alla chiesa di San Bartolomeo) e Luca Mangili (alla Stazione), che ci hanno esposto la loro visione sul tema.

Nessuno dei due era a conoscenza della serata, ed è questo il motivo principale della non adesione. Commenta Luca Mangili: “Sono stato per 15 anni presidente della Federazione dei Tabaccai di Bergamo, che ha più forza e rappresnetanza locale rispetto al Sinagi. Conosco anche le difficoltà dei sindacati di trovare partecipazione e iscritti”. E ritiene “riduttivo fare un’iniziativa che coinvolga solo un’edicola per città. Io avrei preteso almeno l’adesione del 50% delle edicole. Così si danno segnali forti”.

Ma più di tutto smorza la Notte bianca la grande crisi degli edicolanti, “animali in via d’estinzione. È cambiato il mondo dell’informazione, lo sappiamo. Mediamente una persona che ha meno di 30 anni il giornale proprio non lo compra. Fra i 30 e i 40 anni forse qualcuno passa ad acquistare La Gazzetta dello Sport, o qualche altro giornale, ma solo se c’è un articolo in particolare che
lo interessa. Io stesso, che di anni ne ho 55, guardo l’informazione in maniera diversa. I quotidiani ormai, quando li vai a prendere, sono già vecchi”.

Dario Meroni, titolare dell’edicola sul Sentierone, mette in luce altri fattori, evidenziando i problemi relativi al reso dei giornali invenduti con un unico distributore per Bergamo: “Non sempre per esempio conferma le copie indicate nel reso nonostante la scrupolosa rendicontazione effettuata dall’edicolante”. Oltre a questo punta il dito “sull’insufficiente guadagno per gli edicolanti, per una serie di motivazioni che ci portano a sentirci l’ultima ruota del carro di un sistema sempre più in difficoltà”.

Proprio i guadagni sempre più scarsi stanno portando le edicole, ormai da anni, a trovare nuove modalità per poter andare avanti, come ci conferma Luca Mangili: “L’edicola pura ormai non esiste più, va abbinata ad altre attività, come la tabaccheria, altrimenti non ha più senso di esistere. Le difficoltà comunque – spiega l’edicolante della Stazione – sono generalizzate in tutta Italia. Ho molti amici che fanno questo lavoro, e posso dire che gli stessi problemi sono presenti anche nelle altre città e regioni”.

Luca Mangili si mostra disponibile a dare un segnale positivo e, al contrario del collega di San Bartolomeo, annucia la disponibilità a partecipare alla Notte Bianca delle Edicole.

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