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Di romano

Morto in cantiere a 28 anni, la procura sospende la cremazione di Alessandro fotogallery

La notifica è arrivata proprio durante il funerale del giovane: da chiarire eventuali responsabilità

Sono necessari ulteriori accertamenti sulla salma di Alessandro Vezzoli, l’operaio di Romano morto a 28 anni lo scorso 9 agosto mentre stava lavorando in un cantiere a Milano. Per questo la procura milanese che indaga sul decesso, ha disposto la sospensione della cremazione del suo corpo.

La notifica è arrivata proprio durante il funerale del giovane, celebrato martedì nella parrocchia romanese di San Pietro Apostolo ai Cappuccini.

Il ragazzo, che aveva da pochi mesi cambiato lavoro con la prospettiva di uno stipendio più sostanzioso da poter reinvestire nell’abitazione con la sua ragazza, si trovava al piano meno 6 di un parcheggio interrato in fase di costruzione, quando è stato travolto da un tondino di ferro caduto dall’alto che gli ha trafitto il capo.

Gli inquirenti vogliono fare piena luce su quanto accaduto quel giorno, in particolare capire se ci sono responsabilità di qualcuno per il mortale infortunio. L’esame autoptico eseguito sulla salma nei giorni scorsi non è stato ritenuto sufficiente.

Un ulteriore strazio per parenti e amici di Alessandro, che distrutti dal dolore hanno preso parte al suo funerale. In prima fila i genitori Giuliano e Vesna, con i fratelli Thomas e Davide. Poco più dietro, la fidanzata Andrea, con cui il giovane era andato ad abitare da meno di un mese.

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