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Hinterland

Zingonia, abbattuta anche l’ultima torre del degrado fotogallery

Lavori nella fase finale: giovedì 20 giugno resteranno solo macerie da spostare. L'assessore regionale Bolognini: "È un momento di svolta per quest'area"

C’è così tanta polvere nell’aria, a Zingonia, che pochi minuti nel cantiere realizzato per la demolizione delle torri Anna e Athena bastano per trovarsi i capelli sporchi e la gola irritata. I 35 gradi offerti dal pomeriggio di mercoledì 19 giugno, poi, non aiutano.

I lavori degli operai della Vitali Spa procedono comunque spediti, nonostante polvere e caldo. E nonostante i topi che più di una volta hanno cerchiato di rosicchiare i cavi elettrici tirati nel cantiere. “Del resto – hanno spiegato i lavoratori – ce n’erano così tanti quando siamo arrivati, attirati dalla sporcizia lasciata dagli abusivi”.

La demolizione è giunta alla fase conclusiva: le due torri, simbolo di degrado e criminalità, sono ormai un ricordo di Zingonia.

Giovedì 20 giugno, in tarda mattinata, anche l’ultimo muro di quello che un tempo era uno dei tre palazzi Athena verrà raso al suolo. E allora sì che le torri di Zingonia saranno definitivamente sparite dai radar, perfino in anticipo rispetto al programma dei lavori annunciato all’apertura del cantiere lo scorso 2 maggio.

La riqualificazione dell’area è stata approvata dal collegio di Vigilanza di cui fanno parte i sindaci dei comuni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdello, Verdellino; il presidente dell’Aler di Bergamo, Lecco e Sondrio, il direttore generale di Infrastrutture Lombarde e il dg e alcuni dirigenti dell’assessorato per le Politiche sociali, abitative e disabilità, guidato da Stefano Bolognini. Che mercoledì non si è voluto perdere la fase finale dei lavori: “Sono qui perché questo è un momento di svolta per Zingonia – ha dichiarato -. Queste torri abbattute rappresentano la fine di un momento buio”.

“Ora – ha continuato Bolognini – ci potremo sedere attorno a un tavolo, io, i dirigenti di Aler e i sindaci della zona, per discutere del futuro di quest’area che da troppo aspetta di rinascere”.

Presenti per la fine dei lavori anche Fabio Danesi, presidente dell’Aler, e il suo vice Vinicio Sesso. Con loro anche i tre sindaci Caterina Vitali di Ciserano, Silvano Zanoli di Verdellino e Osvaldo Palazzini di Boltiere.

Ora l’area di ventimila metri quadrati sulla quale sorgevano le sei torri verrà liberata dalle macerie (e dai tantissimi topi trovati dopo lo sgombero degli abitanti abusivi) e verrà completamente spianata. Poi rappresenterà un unico, enorme lotto che dovrà essere assegnato tramite un’asta pubblica che verrà annunciata entro la fine dell’anno.

L’iter potrebbe essere preceduto dalle cosiddette “manifestazioni d’interesse” per comprendere davvero chi, al di là degli annunci, sarà interessato, in concreto, ad andare a insediare la propria attività dove fino al maggio scorso sorgevano le torri Anna e Athena.

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