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La decisione

L’Europa – e l’Italia – ferma i voli dei Boeing 737 Max 8

A due giorni dalla tragedia che ha visto questo aereo protagonista e 157 persone morire in Etiopia, la presa di posizione dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea

L’Italia, ma tutta l’Europa ha deciso: stop ai voli dei Boeing 737 Max 8 sui cieli e negli aeroporti dell’Unione. A due giorni dalla tragedia che ha visto questo aereo protagonista e 157 persone morire in Etiopia, la presa di posizione dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), l’organo di controllo del settore aeronautico dell’EU.

La decisione dell’Easa arriva dopo una giornata in cui i Paesi europei hanno deciso lo stop, uno dopo l’altro. Ha iniziato in mattinata Londra, seguita nel primo pomeriggio da Francia, Germania e Irlanda, fino all’analoga decisione dell’Italia.

Ma dagli Stati Uniti arriva una decisione opposta: “Non ci sono le basi per ordinare la messa a terra del Boeing 737 Max”, afferma la Federal Administration Aviation, sottolineando che nessuna delle altre autorità ha fornito dati che garantiscano la necessità di un’azione. Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Boeing di apportare modifiche entro aprile al software e al sistema di controllo Mcas, Maneuvering Characteristics augmentation system, un sistema che può abbassare automaticamente il muso del velivolo se i dati dovessero indicare un rischio di stallo.

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