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L’Europa è donna ed è giovane: il lato femminile nelle scuole di Bergamo

Politeia ha dato vita ad un progetto formativo dedicato alle scuole con l'intento di raccontare quella parte femminile d'Europa troppo spesso dimenticata

Europa. Così amata, desiderata, agognata, combattuta. Eppure, ai giorni nostri, così contestata, dibattuta, ostacolata e condannata. Quindi, ora più che mai, è fondamentale ricordare la sua storia, il suo significato e le figure che l’hanno resa la donna che è.

Sì, donna. Forse non tutti sanno che, nella mitologia greca, Europa era una ragazza che segnò la vita e la storia del continente europeo dando alla luce il re della civiltà minoica nell’isola di Creta. E, dopo di lei, i secoli ci tramandano di donne formidabili che hanno contribuito alla crescita dell’Europa. Eppure, a scuola si studiano solo i padri dell’Europa, solo gli uomini dalle grande imprese. E le donne, le dimentichiamo?

A far fronte a questo “buco” nella memoria storica collettiva, ci ha pensato l’associazione bergamasca Politeia che ha dato vita a un progetto formativo dedicato alle scuole con l’intento di raccontare quella parte femminile d’Europa troppo spesso dimenticata e, anche, com’è vista l’Europa dalle nuove generazioni. 

Sì, perché Europa non solo è donna, ma è, anche, giovane. Giovane come quella ragazza di cui Zeus si innamorò e come i ragazzi e la ragazze a cui questa amata e odiata Europa moderna è affidata con il compito di costruire per lei un futuro fatto di sogni, speranza e unità.

“L’idea è nata per dare voce alle donne che hanno contribuito a far crescere l’Europa, ma, coinvolgendo tutte queste scuole, il nostro intento è anche quello di diffondere la cultura della cittadinanza europea e dell’integrazione. Non è facile unire dieci scuole, eppure è risultato un lavoro estremamente stimolante, con tante idee e tanto entusiasmo”, hanno dichiarato Pia Locatelli e Silvana Tacchio di Politeia.

All’appello hanno risposto dieci istituti bergamaschi e l’Università di Bergamo (I.I.S. “Caterina Caniana” – Polo della moda e della grafica; I.I.S. “Giulio Natta”; I.I.S. “Mario Rigoni Stern”; I.P.I.A. “Cesare Pesenti”; Istituto Tecnico Commerciale e Turistico “Vittorio Emanuele II”; Liceo Artistico “Giacomo e Pio Manzù”; Liceo Classico “Paolo Sarpi”; Liceo Musicale “P. Secco Suardo”; Liceo Scientifico “Filippo Lussana”) che, ognuno con il proprio lavoro creativo, daranno vita al progetto “Europa femminile e plurale. La voce dei millenials”. 

Una narrazione teatrale di circa tre ore, coordinata dal regista Fabio Comana, che vedrà protagonisti i ragazzi e le ragazze che hanno preso parte all’iniziativa e che si articolerà in due parti: la prima andrà in scena nella mattinata di giovedì 28 febbraio al Centro Congressi – Sala Oggioni, mentre l’ultima sarà ospitata dalla Sala Piatti dalle 11 di venerdì 29 marzo. 

Dalle biografie di Louise Weiss, Sophie Scholl, Teresa Noce, Elena Vogel Polsky, Ada Rossi, Etty Hillesum, Franca Viola, Nawal Soufi, Simone Veil, Sofia Corradi, Teresa Gullace e Ursula Hirschmann, gli studenti tratteggeranno i profili femminili di un’Europa da scoprire di nuovo e su cui interrogarci.

Dal “Corriere della Serra” dell’Istituto Agrario per conoscere quanto davvero i giovani conoscono della storia dell’Europa, agli inni nazionali cantanti dagli studenti del Secco Suardo e alla moda delle sorella Fontana a cura del Caniana, fino al ballo “raggae” sulle mura di Bergamo dei ragazzi del Vittorio Emanuele e alle canzoni suonate dalla band scolastica del Pesenti, gli studenti delle scuole bergamasche racconteranno la loro Europa, fatta di inclusione, cooperazione e amicizia.

QUI LA LOCANDINA DELL’EVENTO

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