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Il caso

In 102 a un concorso pubblico, passano in nove: “Troppo difficile, annullato”

Alla preselezione per due posti all'Unione dei Comuni di Almè e Villa d'Almè passano solo in 9. E spunta un piccolo giallo sulla figlia di un dipendente

Al test preselettivo del concorso si sono presentati in 102, ma soltanto in 9 lo hanno superato. Risultato: annullato, tutto da rifare.

Il caso riguarda un concorso pubblico “per la copertura di due posti di istruttore amministrativo, con contratto a tempo pieno e indeterminato” indetto dall’Unione dei Comuni Almè e Villa d’Almè.

La prova è quella del 21 gennaio 2019: trenta domande a risposta multipla sulle materie oggetto della prova d’esame, integrate con argomenti di cultura generale. Qualcosa, però, non deve essere andato per il verso giusto.

“La prova pre-selettiva – si legge nella determina del 28 gennaio, a firma del Segretario dell’Unione Enrico Comazzi – era finalizzata a ridurre il numero dei partecipanti a non più di 50 candidati”. L’esito, che ha comportato l’ammissione di un decimo dei partecipanti, ha indotto il segretario ad “effettuare approfondimenti in merito all’appropriatezza della prova rispetto alle finalità” previste “nonché sotto il profilo della par condicio dei partecipanti”.

Infatti,  se il bando prevedeva semplici nozioni in materia di diritto civile, penale, costituzionale e amministrativo, le domande somministrate richiedevano una preparazione giuridica di livello specialistico. “Ciò ha costituito un potenziale vantaggio per i candidati in possesso di preparazione giuridica di livello universitario – annota il segretario – il che, tenuto conto del livello di preparazione atteso e al profilo professionale dei posti messi a concorso (specie a livello di prova pre-selettiva e non di valutazione dell’eccellenza ai fini di formare la graduatoria finale), può avere significativamente comportato il mancato superamento della prova da parte di candidati non in possesso di tale preparazione, e tuttavia potenzialmente idonei in relazione alle aspettative dell’Amministrazione per i posti messi a concorso”.

Una serie di motivazioni che hanno spinto il segretario a determinare “l’annullamento in autotela della prova” e la sua ripetizione in altra data (il 20 febbraio), disponendo che la Commissione “abbia cura di calibrare adeguatamente la tipologia e la difficoltà delle nuove domande rispetto alla materie d’esame”.

Ma c’è anche un altro elemento. Nel ridotto elenco dei candidati ammessi spicca un punteggio di 30/30 ottenuto da un singolo partecipante, D.F. Il fatto che risulti essere figlia di un dipendente comunale e che, a sua volta, sia il sottoposto al presidente membro della Commissione d’esame, ha sollevato qualche dubbio.

Abbiamo provato a contattare il segretario Enrico Comazzi per un commento, senza al momento ottenerne uno perché in malattia.

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