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Il dibattito

Violenza sulle donne, Prandina: “La politica non è immobile, ma si può fare di più”

L'assessore alle Pari Opportunità di Treviglio traccia un bilancio di quanto fatto sino ad ora, rispondendo alla lettera che il Consigliere regionale Niccolò Carretta ha scritto a Bergamonews dopo l'omicidio di Marisa Sartori

L’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Treviglio, Pinuccia Zoccoli Prandina, risponde alla lettera che il Consigliere regionale Niccolò Carretta ha scritto a Bergamonews dopo l’omicidio della 25enne Marisa Sartori, una settimana dopo quello di Stefania Crotti, la mamma di Gorlago. “Un appello alle forze politiche e alle associazioni del territorio perché il nostro dovere è debellare questo male, le parole di Carretta (leggi qui).

La risposta

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Giunta regionale della Lombardia ha stanziato oltre due milioni di euro in favore degli enti locali capofila delle ventisei reti territoriali antiviolenza, per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e il potenziamento dei servizi d’accoglienza. Un modo significativo rivolto ad adulti e ragazzi per superare l’indifferenza, affrontando un tema di civiltà con buone prassi e azioni di contrasto.

Era il 2014 quando, per esplicita volontà politica, il Comune di Treviglio con l’Assessore alle Pari Opportunità Pinuccia Zoccoli Prandina, si è realizzata la Rete Interistituzionale con l’obiettivo di formulare un piano d’azione comune tra i soggetti che si occupano del fenomeno. La Rete è composta da: Procura della Repubblica; Forze dell’Ordine; Servizi Sociali Comune di Treviglio; ASST Bergamo Ovest; ATS Bergamo; Ufficio Scolastico Provinciale; Provincia di Bergamo; Associazioni; Cooperative; Sportello donna; Sirio / CSF cooperativa sociale Onlus; Casa delle Donne; Commissione Pari Opportunità; Consiglio delle Donne.

Si è creato così un percorso di formazione perché le singole realtà lavorino in rete e si coordinino su un fenomeno complesso che richiede l’apporto di più professionalità e competenze. Per il biennio 2018-2019 il progetto “Non sei sola” ha ricevuto finanziamenti regionali pari a euro 200.000 euro.

Lo scorso anno la Commissione Pari Opportunità di Treviglio, con l’aiuto dell’ASST Bergamo Ovest, ha promosso un percorso di prevenzione e rispetto della donna in due istituti di secondo grado a Treviglio, progetto tuttora in corso.

La Rete “Non sei sola” svolge le proprie attività sia sul piano più strettamente “riparativo”, ossia il sostegno alle donne vittime di violenza attraverso l’accoglienza, l’ascolto e le Case rifugio, sia sul piano preventivo e di sensibilizzazione rispetto al fenomeno. Gran parte delle risorse, umane ed economiche, sono impiegate nei primi due aspetti più sopra considerati, vista l’incidenza del fenomeno che colpisce un terzo delle donne tra i 16 e 70 anni.

È sempre più necessario fornire alle donne vittime di violenza (e ai loro eventuali figli) i percorsi necessari ad aiutarle a uscire dal tunnel della violenza: tutto questo in sinergia con gli altri servizi e le altre istituzioni. La continua emergenza, l’energia e le risorse profuse tolgono, spesso, spazio alla possibilità d’interventi di prevenzione e sensibilizzazione, prima che la violenza accada.

Numerose sono state le attività svolte per meglio affrontare il problema della prevenzione, ossia la tempestività, finalizzata a evitare tragedie. Altre iniziative sono state rivolte agli operatori, soprattutto alle Forze dell’ordine con un corso di formazione indetto da Regione Lombardia e un corso dell’ATS di Bergamo sul trattamento di soggetti maltrattanti.

Sono in fase di perfezionamento procedure d’intervento in sinergia con le Forze dell’Ordine e l’ASST Bergamo Ovest rivolte agli operatori per conoscere sempre e meglio cosa devono fare nella presa in carico della donna. Con le Assistenti sociali si sono finalizzati incontri con l’obiettivo di far meglio conoscere l’operatività della Rete Interistituzionale, le modalità di attivazione dei servizi, il lavoro in equipe, fondamentale a fornire risposte efficaci e personalizzate nei diversi casi. Oltre alla formazione la Rete si è rivolta alla cittadinanza, sensibilizzata al fenomeno e alla prevenzione con convegni organizzati dalla Commissione Pari Opportunità, dal centro Antiviolenza Sirio, dalla Cisl, dalla Casa delle Donne, dal Soroptimis e Consiglio delle Donne.

La Rete “ Non sei sola” ha realizzato un sito internet (www.nonseisola.it) e una pagina Facebook (Rete Non sei sola), certi che stare al passo con i tempi e le novità tecnologiche ci consentono di essere rintracciabili dalle donne in difficoltà, ma anche di raggiungere giovani che possono diffondere la cultura delle parità e del rispetto. In Regione Lombardia, è presente da anni, il Tavolo permanente per il contrasto e la prevenzione della violenza contro le donne e, è proprio di questi giorni, la presentazione delle candidature per la nomina dei nuovi componenti.

Il “Tavolo” è sede di raccordo e consultazione tra Regione Lombardia e i soggetti che, a vario titolo e per diverse competenze operano sul territorio, per prevenire e contrastare il fenomeno di violenza. Certo… si può fare di più! Di solito gli uomini non accettano la fine di una relazione e non vogliono perdere il loro potere patriarcale, ma ho la speranza che, insieme tutti, anche a Lei Consigliere Carretta, possiamo promuovere campagne sociali, programmi di aiuto per uomini violenti e avviare un dialogo sulle metodologie d’intervento per dire ai maltrattanti: “Smettere si può”.

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