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La crisi

Termigas, al via la richiesta di concordato preventivo

La richiesta di preconcordato è stata presentata nella giornata di mercoledì 30 gennaio al Tribunale Fallimentare di Bergamo

Finbo e Polifin, le due finanziarie che fanno capo rispettivamente a Alberto Bombassei e Domenico Bosatelli, e che fanno parte di Misma Partecipazioni Spa hanno investito, nel corso degli anni cifre ragguardevoli per il sostegno ai piani industriali e di sviluppo della società controllata Termigas Spa. Una società, quest’ultima, che ha visto riuniti i più blasonati noti della finanza bergamasca: Zanetti, Lombardini, Foppa Pedretti, Fratus e Seràgnoli (gruppo multinazionale Coesia di Bologna).

Cognomi che si sono pian piano defilati, mentre dal 2015, gli azionisti di Misma sono intervenuti a più riprese e per un complessivo investimento di oltre 23 milioni di euro. Nel solo anno 2018 e nei primi giorni del 2019 il supporto è stato di 13,6 milioni di euro.

“Tali interventi sono stati in un primo momento destinati a fronteggiare le necessità poste dalla crisi che ha caratterizzato il settore dell’impiantistica in cui opera Termigas, e successivamente, resi necessari da perdite dovute a contenziosi sorti per commesse estere particolarmente onerose e legate ad attività di costruzione di sistemi per il trasporto urbano – si legge in una nota stampa diramata mercoledì 30 gennaio -. In tale contesto, e tenuto conto degli scenari di mercato che non permettono di sostenere un piano industriale affidabile e perseguibile, sufficiente a garantire la continuità dell’azienda, gli azionisti della Misma Partecipazioni Spa – pur consapevoli della gravità delle conseguenze, anche di natura sociale, di tale decisione – si sono visti costretti a desistere dall’effettuare ulteriori interventi a supporto della Termigas Spa, dando mandato ai propri professionisti di valutare ogni possibile soluzione. Tale mandato è stato conferito a suo tempo al fine di porre in essere tutte quelle attività necessarie a salvaguardare le posizioni dei dipendenti, dei creditori e i contratti in essere. All’esito delle valutazioni svolte, gli advisors hanno ritenuto, in accordo con il Consiglio di Amministrazione della Termigas, di dover adire alla procedura di concordato preventivo, avendo precedentemente assicurato la continuità aziendale e il mantenimento dei livelli occupazionali della controllata Termigas Service Srl. La richiesta di preconcordato è stata presentata nella giornata di mercoledì 30 gennaio al Tribunale Fallimentare di Bergamo”.

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