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Verso il voto

Elezioni provinciali, Ferla: “L’obiettivo è creare una Provincia dei Comuni”

Il sindaco di Calvenzano racconta in questa intervista le motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi alle elezioni in programma il prossimo 31 ottobre

Lavorare assieme per creare una vera Provincia dei Comuni: è questo l’obiettivo di Fabio Ferla, sindaco di Calvenzano e candidato alla presidenza della Provincia di Bergamo alle prossime elezioni in programma il prossimo 31 ottobre.

Trentotto anni, dal 2009 in giunta comunale e primo cittadino dal 2016, in caso di elezione cercherà di costruire il proprio mandato partendo dal dialogo con gli Amministratori e dalle istanze dei territori, come spiega nella seguente intervista.

Fabio Ferla, cosa l’ha spinta a candidarsi a queste elezioni provinciali ?

Ad essere precisi non mi sono candidato, ma ho accettato l’invito avanzato da amministratori e da forze politiche di diverso orientamento che hanno visto in me la capacità di ascolto e dialogo nel trovare soluzioni condivise; un invito che ho accettato con senso di responsabilità e spirito di servizio, con l’energia e la passione che derivano dai miei trentotto anni anagrafici”.

Qual è il progetto di Provincia che vuole portare avanti ?

Si è parlato spesso di Provincia dei Comuni ed è un’idea che condivido, ma che vorrei tradurre da teoria in pratica. Ho già avuto modo di visitare i diversi territori che compongono la nostra Provincia e di incontrare gli amministratori dei vari consigli comunali con i quali ho avuto modo di approfondire sia le problematiche sia le soluzioni ed i punti di forza presenti. All’interno della mia idea di Provincia fondamentale è, infatti, partire dagli amministratori, non solo per cogliere le istanze che proporranno, ma anche per poter condividere con loro le scelte in una visione d’insieme e coordinata del territorio”.

Uno dei temi più sentiti dai cittadini bergamaschi è quello delle infrastrutture. Qualora diventasse il sedicesimo presidente della Provincia come intende procedere in questo comparto e quali sono le opere che necessita il nostro territorio ?

Le infrastrutture sono fondamentali in una società in movimento come quella odierna. Molte opere sono legate a decisione di Regione Lombardia e sarà quindi essenziale il dialogo con il suo Governatore, Attilio Fontana. Sul tema opere e infrastrutture sono peraltro molte le questioni aperte, alcune delle quali con iter già avviato; ritengo importante vedere ogni opera in una visione coerente d’insieme. Per poter fare scelte condivise, è opportuna una gestione collegiale e non avere un uomo solo al comando; per questo, qualora fossi eletto presidente, prima di compiere nuovi interventi, coinvolgerò i componenti del nuovo Consiglio provinciale e i territori interessati”.

Fra le opere su cui si è discusso maggiormente vi è la Bergamo-Treviglio. Come intende agire in merito ?

Si tratta di un’infrastruttura importante che è in capo a Regione Lombardia. Tale opera, per le ragioni che spiegavo sopra, deve essere valutata in una logica generale, di insieme: essa infatti non è solamente funzionale al collegamento tra due importanti città. Senza la Bergamo-Treviglio, ad esempio, potrebbero risultare ridotti anche i benefici della variante di Cerete e dello svincolo di Fino del Monte, perché si continuerebbe ad essere imbottigliati sul cavalcavia di Boccaleone”.

Fra le altre infrastrutture di cui si è parlato parecchio negli scorsi mesi vi sono anche l’aeroporto di Orio al Serio e il nuovo interporto. Quali soluzioni intendete proporre i problemi presenti in questo campo ?

Si tratta di due questioni importanti, ma totalmente diverse: l’aeroporto esiste, l’interporto deve essere realizzato. Credo che per affrontare argomenti di questo genere sia necessario prendere decisioni liberi da qualsiasi preconcetto e dalle ideologie, ma soprattutto è fondamentale discuterne con il nuovo Consiglio provinciale. Come dicevo, non è bene che vi sia un uomo solo al comando. Certamente bisognerà confrontarsi con le comunità interessate e valutare anche con loro disagi e i benefici. Nel caso specifico dell’interporto, esso è certamente un tentativo apprezzabile di raggruppare in un’unica entità alcune delle numerose realtà nel mondo del trasporto delle merci; mi pare che si sia discusso sostanzialmente su due possibili locazioni: bisognerà discuterne in modo serio, come dicevo, analizzando pro e contro”.

Analizzando la nostra provincia, si può osservare come più del 70 % del territorio sia montuoso. Per il rilancio di questa sezione di territorio qual è il suo progetto ?

Le nostre valli sono meravigliosamente ricche di bellezze e bontà di ogni genere, bisogna farle conoscere meglio. Le zone di montagna vivono purtroppo però il grave fenomeno dello spopolamento, anche a causa dei disagi legati alla viabilità: da qui bisogna partire. E’ necessario sviluppare una politica della famiglia con attenzione, ad esempio, al trasporto scolastico. Occorre anche una promozione turistica che non sia “bergamocentrica”. Un altro aspetto è quello paesaggistico-ambientale: è fondamentale tutelare queste zone così fragili nei loro equilibri, ma non dobbiamo imbrigliarle impedendone una crescita, un sviluppo”.

In conclusione un’altra importante sezione della nostra provincia è quella della pianura. Come intende procedere per proseguire nello sviluppo di questo campo ?

La pianura è da sempre una zona altamente produttiva e, considerando l’esistenza di un’opera importante come la Bre.Be.Mi, crescerà negli anni il suo sviluppo vedendo diverse aziende installarsi lungo l’asse di questa infrastruttura in questa parte del territorio. Affinché la crescita sia sostenibile e positiva, è necessario il coordinamento della Provincia che, anche attraverso lo strumento del PTCP, lavori in una logica d’insieme”.

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