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La reazione

Chiesa ai musulmani, Gori: “Agli ortodossi daremo subito un altro luogo di culto”

Il sindaco di Bergamo: "Il Comune non ha nulla a che fare con l'asta indetta per la cessione della cappella"

Torna subito sull’argomento Giorgio Gori, il giorno dopo la notizia dell’assegnazione della cappella degli ex ospedali Riuniti all’Associazione Musulmani di Bergamo, che ha partecipato all’asta indetta dall’ospedale Papa Giovanni offrendo un rialzo dell’8 per cento sulla base fissata a 418.700 euro.

“Chiariamolo bene – ha spiegato il sindaco Gori -, perché c’è qualcuno che prova a intorbidare le acque: è Regione Lombardia, la Regione guidata dalla Lega, ad aver messo all’asta la chiesa degli ex Ospedali Riuniti attraverso la sua Azienda Ospedaliera. Per 400mila euro, come un immobile qualsiasi. Il Comune di Bergamo nulla c’entra né nulla sapeva, di quest’asta. È la Regione leghista ad aver del tutto trascurato – anzi, calpestato – il valore spirituale, simbolico, affettivo, di quel luogo. È la Regione leghista, la stessa che da anni nega il diritto costituzionale di tutte le religioni a disporre di dignitosi luoghi di culto, la Regione che attraverso l’assurda legge ‘anti moschee’ costringe i fedeli musulmani a pregare clandestinamente negli scantinati, a segnare questo clamoroso autogol: riuscire ad vendere l’ex chiesina dei frati cappuccini alla comunità musulmana è una nemesi persino difficile da immaginare”.

“Capisco lo sconcerto dei miei concittadini – continua Gori -. Lo dico però chiaro: a scandalizzarmi non è tanto che una chiesa cristiana possa ospitare una moschea – in Siria e in Iraq accade in questi mesi che le moschee si trasformino in chiese cristiane, e paradossalmente l’imprevisto esito dell’asta fa almeno salvo il valore sacro del luogo, ben più che se fosse stato trasformato in un luogo di commercio o in un magazzino – quanto la negazione di una storia, l’indifferenza che tratta una chiesa alla stessa stregua di un garage. Questo mi colpisce. I nemici della cristianità non sono i musulmani, ma coloro che hanno smarrito qualunque senso della spiritualità, della sua rilevanza nella nostra vita”.

“Detto questo, oggi incontrerò i rappresentanti della comunità cristiano-ortodossa rumena, che da alcuni anni avevano fatto della chiesina degli ex Ospedali Riuniti la propria ‘casa’ e che ieri, inaspettatamente, hanno visto la loro offerta superata da quella della comunità islamica. Neanche i cristiani ortodossi possono costruire la propria chiesa, perché l’assurda legge urbanistica di Regione Lombardia lo impedisce anche a loro (e ad ogni culto, pur di ostacolare i musulmani). Ma non resteranno a piedi. Il Comune di Bergamo – ha concluso – darà loro, da subito, uno spazio adeguato in cui potersi ritrovare e pregare, in attesa di una sistemazione più definitiva”.

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