Era il 29 gennaio 2017 quando, vicino a Pioltello, due carrozze del treno Cremona-Treviglio-Milano uscirono dai binari sfasciandosi e causando la morte di tre passeggere (Ida Maddalena Milanesi di Caravaggio, Pierangela Tadini di Misano Gera d’Adda e Giuseppina Pirri di Capralba) oltre al ferimento di una trentina di persone
Le conseguenze di quella tragedia sono ancora presenti non solo a livello fisico, ma anche psicologico. Così, dodici psicologhe che aderiscono alla Sipem Sos Lombardia – la Società italiana psicologia dell’emergenza – si sono proposte di seguire gratuitamente un gruppo di viaggiatori per un loro recupero sul piano psicologico.
Una quarantina in tutto, provenienti da da Treviglio, Caravaggio, Morengo, Bariano, Calvenzano, Spirano e dall’Alto Cremasco che viaggiavano su quel treno e che ancora non hanno del tutto metabolizzato quanto accaduto. Basti pensare che, alcuni di loro, non sono ancora tornati a lavoro.
Le sedute di supporto psicologico, non di gruppo bensì individuali, saranno svolte nella sede del Comitato Cri di Treviglio, che ha messo a disposizione i locali. Ognuno dei passeggeri può così ricostruire i propri ricordi, le paure e le difficoltà, così da consentire alle esperte una mirata azione psicoterapeutica. Le psicologhe si sono messe gratuitamente a disposizione anche dei familiari dei due operai morti nell’esplosione alla Ecb.
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