A poche ore dal via del Festival di Sanremo (il sipario dell’Ariston si alzerà alle 20.35 di martedì 6 febbraio), cresce l’attesa e si susseguono le indiscrezioni sui protagonisti. Dai cantanti agli ospiti, dalle canzoni selezionate ai look, sono tanti gli argomenti d’interesse per gli spettatori, i programmi televisivi, i giornali e i social. A far discutere, come ogni anno, tra le altre cose, ci sono i compensi stanziati per i conduttori e i costi della manifestazione.
Non ci sono cifre ufficiali ma, secondo l’Ansa, la Rai avrebbe staccato un assegno di circa 600mila euro per il conduttore e direttore artistico Claudio Baglioni, che guadagnerebbe il 10% in meno rispetto a quello percepito l’anno scorso da Carlo Conti in qualità di direttore artistico e conduttore. Sarebbero oltre 100mila euro a serata, una cifra in linea con quella percepita nel 2013 e 2014 da Fabio Fazio e minore di quanto prese Gianni Morandi (800mila euro a edizione nel 2011 e 2012) e meno di quanto percepito dai conduttori del festival nell’era pre-crisi (un milione tondo per Paolo Bonolis nel 2009 e 1,2 milioni per Giorgio Panariello nel 2006). A Michelle Hunziker e a Pierfrancesco Favino, che affiancano Baglioni nella conduzione, invece, andrebbero rispettivamente 400mila euro e 300mila euro.
Per i cantanti in gara a Sanremo è previsto un rimborso spese di circa 40mila euro e non c’è nessun premio in denaro né per il vincitore del premio finale né per quello della critica intitolato a
Mia Martini: il guadagno scaturirà principalmente dalle vendite degli album e dalla visibilità che Sanremo riesce a dare. Al momento, infine, non sono ancora circolate indiscrezioni sui compensi per gli ospiti delle cinque serate: le prime dichiarazioni di Baglioni fanno però pensare che i cachet dovrebbero essere più contenuti rispetto alle edizioni precedenti.
Nel complesso, quindi, i costi sono importanti, specialmente considerando che fanno riferimento a un arco temporale di cinque giorni, e comprensibilmente non lasciano indifferenti tenendo presenti le tante criticità del contesto economico e sociale del Paese.
Anche quest’anno, tuttavia, la gestione economica dovrebbe essere in attivo: i ricavi dovrebbero superare largamente i costi. È già stato stimato un saldo attivo per 9-9,5 milioni di euro, almeno secondo Angelo Teodoli, direttore di RaiUno che ha spiegato all’Ansa: “I costi del festival ammontano a 16,6 milioni di euro, come l’anno scorso, mentre i ricavi pubblicitari sono quantificabili a oggi in 25 milioni (un dato identico al consuntivo 2017), cui va aggiunto circa un milione di ricavi commerciali”, cioè legati principalmente alla vendita dei biglietti del teatro Ariston e ad altre voci come l’uso del marchio e il televoto.
Premesso tutto questo, come sempre, i bilanci si tracceranno al termine della manifestazione: ora spazio alla musica, con l’auspicio che possa essere la vera protagonista del festival e che possa regalare tante emozioni.
La foto è di Riviera24
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