Nella mattinata di giovedì 21 dicembre, a Zingonia, è scattato un’altra importante operazione antidroga da parte dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio. Una ventina di militari, coordinati direttamente sul posto dal Capitano Davide Onofrio Papasodaro, hanno infatti dato esecuzione a diversi decreti di perquisizione locale e domiciliare emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, a firma del sostituto procuratore Maria Cristina Rota. La finalità era la ricerca di sostanze stupefacenti nei confronti di quattro cittadini magrebini indagati per spaccio continuato di droga nell’area della Bassa Bergamasca, ma non solo.
Le operazioni di ricerca sono state eseguite anche con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga della Polizia Locale di Treviglio. Ai quattro magrebini, con un’età compresa tra i 23 ed i 43 anni, vengono appunto contestati diversi episodi di spaccio “al dettaglio” di hashish, il tutto concentrato per lo più nel trascorso periodo estivo. Quattro sono state complessivamente le abitazioni “setacciate” dai militari dell’Arma nei Comuni di Verdellino e Ciserano, comprese le pertinenze (garage e cantine). Diversi i riscontri investigativi positivi raccolti dai Carabinieri a supporto dell’indagine antidroga coordinata dalla Magistratura Bergamasca.
A casa di un 43enne marocchino, anch’egli destinatario di uno dei decreti in questione, gli investigatori hanno rinvenuto circa un chilo e mezzo di hashish (nella foto). In particolare, l’extracomunitario ha cercato di disfarsi dello stupefacente gettandolo nel wc. I militari dell’Arma sono però riusciti a recuperare la droga, prima che la stessa si disperdesse.
Al termine delle formalità di rito, il 43enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di turno, è stato portato in carcere a Bergamo. Nei prossimi giorni verrà quindi sottoposto ad interrogatorio di convalida da parte del GIP del Tribunale di Bergamo.
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