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Carvico

Bidello accusato di stalking, interrogazione al ministro Fedeli

È stata presentata dal senatore leghista Paolo Arrigoni "per chiedere se sia stato sospeso, in attesa di giudizio o sia ancora in servizio ed in quale scuola"

Sul caso del bidello 50enne, originario di Avellino ma residente a Carvico, a processo al tribunale di Lecco con l’accusa di stalking nei confronti due ragazze che all’epoca dei fatti frequentavano due istituti superiori della Brianza lecchese (leggi qui), è stata presentata dal senatore leghista Paolo Arrigoni un’interrogazione parlamentare al ministro dell’istruzione Valeria Fedeli.

“Alle mamme e papà degli alunni della primaria di Rossino – ha spiegato Arrigoni in un comunicato, riferendosi agli episodi accaduti rispettivamente all’Istituto “Fumagalli” di Casatenovo e nell’anno successivo all’Istituto “Greppi” di Monticello Brianza (scuole dove il bidello aveva lavorato) – si è gelato il sangue quando hanno appreso dalla stampa che quel bidello, che durante lo scorso anno scolastico ogni giorno era a fianco dei loro figli, oggi è a processo accusato di atti persecutori aggravati (ossia stalking) nei confronti di una studentessa di minore età e di una ragazza straniera da poco maggiorenne”.

Il parlamentare ha sottolineato come “quel collaboratore scolastico assegnato al plesso della frazione collinare calolziese non ha mai convinto, da subito ha destato molta preoccupazione per i suoi comportamenti inadeguati e inqualificabili”.

Arrigoni ha rimarcato che “a fronte delle diverse segnalazioni dei genitori inoltrate alla dirigenza scolastica, magari consapevole delle denunce pregresse sul bidello, lo si sia lasciato a scuola fino alla fine dell’anno per poi trasferirlo a settembre in altra scuola. Non esiste, non si rischia sulla pelle dei minori”.

Il senatore lecchese del Carroccio sulla vicenda ha depositato in Senato un’interrogazione al Ministro della Istruzione, Valeria Fedeli. “Per questo, a fronte di questi fatti preoccupanti – ha spiegato l’ex sindaco di Calolziocorte – ho presentato un’interrogazione al Ministro Fedeli, per chiedere se il bidello su cui ricadono gravi accuse sia stato sospeso, oppure in attesa di giudizio sia ancora in servizio ed in quale scuola del lecchese. Ho anche chiesto se il Governo abbia intenzione di predisporre accertamenti sui motivi che hanno portato ad assegnare e confermare per l’intero anno scolastico a diversi Istituiti nonostante le gravi accuse e, infine, quali misure intenda adottare affinché in futuro soggetti come lui, che operano nel mondo della scuola e sui quali ricadono segnalazioni e denunce gravi, anche in pendenza di processo non vengano più semplicemente spostati di sede, ma venga loro assolutamente impedito di permanere in un contesto scolastico in cui inevitabilmente hanno contatti con bambine, bambini e adolescenti minori”, ha concluso Arrigoni.

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