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Le pagelle

Giovedì da Lioni: l’Atalanta soffre ma è un punto d’oro

Per il suo gol decisivo Gomez è da 7, ma non è in cima alla classifica dei migliori... Le pagelle di Lione-Atalanta del nostro Giulio Bassani, classe 2000

L’Atalanta esce indenne dal Parc OL e mantiene la testa della classifica con 4 punti.”Un pareggio che sa di vittoria” lo ha definito Gasperini. Una gara di grande sofferenza, soprattutto nel primo tempo dove a parte il gol mancato di Hateboer e la cavalcata di Palomino i Gasp Boys non hanno mai creato difficoltà alla difesa avversaria, mentre il Lione ha continuato a cercare la rete(arrivata proprio allo scadere della prima frazione) attraverso un gioco fluido e veloce e vincendo quasi tutti i duelli individuali in campo. Una punizione di Gomez(che si fa conoscere per chi ancora non sapeva chi fosse) regala un punto prezioso in ottica qualificazione . Ora il passaggio del turno è qualcosa di fattibile anche grazie al pareggio tra Everton e Apollon(2-2). Prossimi avversari saranno proprio i ciprioti(19 ottobre a Reggio Emilia e 2 novembre a Nicosia) che non vanno sottovalutati ma saranno lo spartiacque verso la fase ad eliminazione diretta.

LA CRONACA

L’Atalanta arriva a Lione forte del primato, seppur parziale e temporaneo, del girone E grazie alla vittoria all’esordio contro l’Everton. Una sfida fondamentale nell’economia di uno dei raggruppamenti più difficili e imprevedibili. La squadra del Gasp ci arriva con molto entusiasmo scaturito dal pareggio in extremis ottenuto a Firenze nel posticipo della 6^ giornata di Serie A, ma non vuole lasciare nulla sul campo ai francesi. Il tecnico di Grugliasco schiera la formazione con lo stesso modulo che due settimane prima aveva asfaltato gli inglesi: un 3-5-2 con Berisha a difendere la porta, Palomino,
Caldara e Masiello, rientrato nell’undici titolare dopo aver rifiatato al Franchi, a comporre la linea a tre difensiva. Hateboer e Spinazzola presidiano le due corsie esterne, mentre al centro in cabina di regia i tre tenori del centrocampo neroazzurro Freuler, De Roon e Cristante. Davanti Gomez e Petagna completano la formazione orobica. Il Lione, dopo il pari-beffa ottenuto in terra cipriota contro l’Apollon e gli ultimi risultati non soddisfacenti in Ligue 1, è sotto pressione e deve assolutamente tornare a vincere. 4-2-3-1 per Genesio con Lopes tra i pali, Marcelo e Morel centrali difensivi. Tete a destra e Mendy a sinistra completano la retroguardia. In mediana confermato Ndombele affiancato da Tousart. In avanti dietro alla punta Diaz ci sono Traorè, Fekir e Aouar. Ancora fuori dall’inizio a sorpresa il talentuoso Memphis Depay.
I francesi partono con il piglio giusto con un Bertrand Traorè che ci prova due volte ma senza fortuna(in contropiede al 10′ Palomino salva in corner, due minuti più tardi tiro alto per il 22enne africano). Al 16′ Diaz tenta un tiro molto insidioso che viene deviato in angolo dall’esterno difensore atalantino che risponde presente. L’Atalanta soffre molto il pressing avversario e non riesce a tessere le solite trame di gioco, sbagliando molti passaggi anche semplici. Tutti i contrasti sono vinti dai francesi. Petagna e Gomez rimangono sempre un po’ isolati. Al 23′ però la banda Gasperini si mangia letteralmente il gol del vantaggio: Spinazzola mette a sedere Tete e mette al centro per Hateboer che da due passi di testa spedisce fuori clamorosamente. Al 28′ sugli sviluppi di un corner Tete con una strana parabola colpisce la traversa con Berisha che si ritrova il pallone tra le mani. Il Lione sa di essere molto pericoloso sui calci d’angolo e ci prova anche a cinque dalla fine del primo tempo con Tousart che schiaccia verso la porta ma il portiere albanese blocca a terra. Mentre i padroni di casa continua a macinare gioco la dea è in evidente difficoltà, non riesce a costruire azioni, la manovra fatica parecchio e Gasperini lo capisce e chiede alla squadra di tenere duro fino alla fine della frazione di gioco: emblematiche le parole riferite ad un suo giocatore:” Ancora due minuti, dai”. L’allenatore non fa a tempo a parlare che al 45′ Fekir si beve De Roon, entra in area e mette in mezzo per Traorè che di tacco tenta prima la magia con Berisha che di istinto respinge, ma sulla ribattuta sigla la rete dell’1-0 con un sinistro potente. Il fischietto tedesco Stiebert manda tutti negli spogliatoi: nel complesso il vantaggio degli uomini di Genesio è giusto.
Ad inizio ripresa nell’Atalanta esce un deludente Cristante e fa posto a Castagne che posiziona a destra con l’olandese Hateboer più avanzato. I nerazzurri entrano in campo più determinati e al 52′ Freuler imbecca in area Gomez che viene bloccato da un intervento assai rischioso ma sul pallone della retroguardia del Lione. Al 55′ Caldara ottiene una punizione dal limite dell’area. Gomez si incarica di batterla, la palla a media altezza passa attraverso la barriera e trafigge un Lopes immobile per la gioia degli oltre 2.800 tifosi nerazzurri arrivati nella cittadina francese. Gasperini manda nella mischia Ilicic rilevando Petagna. I transalpini, scossi dalla rete del Papu, tornano all’attacco. Al 68′ Diaz viene murato da Caldara.
Lo stesso attaccante viene sostituito da Maolida, mentre Depay rileva Aouar. Genesio vuole a tutti i costi i tre punti anche per scacciare le tante critiche. Nel finale servono le parate di Berisha (al 69′ intervento su Ndombele e al 75′ è reattivo su un tentativo di anticipo di Caldara che rischia la clamorosa autorete) e tanto cuore per portare a casa un punto fondamentale per la corsa verso i sedicesimi di finale.

Ecco le pagelle

Berisha 8: tanti interventi davvero decisivi ai fini del risultato finale. Al 15′ mette in angolo un destro dai 30 m indirizzato nell’angolino di Diaz e poco più tardi respinge anche una sua punizione dal vertice sinistro dell’area. In occasione del gol del vantaggio è bravo a respingere il colpo di tacco di Traorè , ma poi non può far nulla sul secondo tentativo. Nella ripresa sale in cattedra con una paratasul tiro di Ndombele e un salvataggio strepitoso sulla deviazione di Caldara. Assoluto protagonista della sfida.

Masiello 7: un match in crescendo per lui che rientrava dopo il turno di riposo di Firenze. Nel primo tempo soffre la velocità dei padroni di casa e spesso deve scalare in avanti per fronteggiare le avanzate del Lione. Nel finale grande spirito di sacrificio: è prodigioso in fase di copertura, in particolare sul contropiede di Maolida,più fresco di lui.

Caldara 8: il migliore dell’Atalanta. Gara di altissimo livello, il più positivo del reparto arretrato con molti salvataggi e interventi
importanti. È lui, con grande caparbietà da vero bergamasco , a conquistarsi la punizione che Gomez trasformerà poi in rete.

Palomino 6: nel primo tempo si propone in avanti con un affondo sulla corsia sinistra ma il suo cross non trova nessuno in grado di poterlo trasformare in gol. Sulla rete dei francesi non riesce a mettere lo zampino dopo la super parata di Berisha e Traorè insacca l’1-0. Nel finale grande sostanza, strappa la sufficienza.

Hateboer 6: si divora un’occasione colossale su un cross invitante di Spinazzola. Primo tempo in chiaroscuro (più scuro che chiaro), come del resto tutta la squadra. Nella ripresa con l’entrata di Castagne viene avanzato in avanti e aiuta la squadra a risalire.

De Roon 6-: non temporeggia e si fa dribblare troppo facilmente da Fekir in occasione della rete del vantaggio dei padroni di casa. Qualche sbavatura di troppo per lui che perde anche molti duelli individuali con i centrocampisti del Lione.

Freuler 7:nonostante si veda poco, compie un lavoro silenzioso ma fondamentale. È sempre nel vivo del gioco e della manovra nerazzurra. Tanto sacrificio. Uno dei migliori in campo.

Cristante 5: partita totalmente sbagliata. Perde molti palloni, anche semplici, viene ammonito e non riesce ad essere incisivo come ci ha abituato. Prestazione sorprendentemente negativa. (Dal 46′ Castagne 6: tante sbavature che permettono al Lione di creare occasioni da quella parte di campo, ma nel complesso alla sufficienza ci arriva per il suo grande spirito di sacrificio ).

Spinazzola 7: buonissima prestazione all’esordio europeo sia in fase offensiva dove si fa vedere con qualche cross che non viene però sfruttato dai compagni che in fase di copertura dove si ricorda di essere stato anche un terzino e effettua chiusure determinanti.

Gomez 7: nella prima frazione fa molta fatica, è isolato in avanti. Nella ripresa mette lo zampino e trova la rete del pareggio che raddrizza l’incontro. È la 5^ in 5 gare (peccato per il rigore di Firenze). È veramente un peccato che qualcuno non lo conosceva.

Petagna 5,5: il gioco della dea non decolla e lui ne risente rimanendo, come Gomez, solo in avanti. Lotta, fa a botte con la difesa di Genesio ma perde più di un pallone che innesca contropiedi molto pericolosi per l’Atalanta(dal 61′ Ilicic 6: nessuna occasione per lui, ha il solo merito di far salire i suoi compagni e fare respirare in alcune circostanze la squadra )

Gasperini 6,5: la sua Atalanta ottiene un risultato importante dopo una grande partita di sacrificio e dedizione. Cristante non è in serata e il mister corregge l’errore inserendo Castagne. Questa squadra ha il vero spirito del condottiero: non si arrende mai, ha un cuore immenso . Non a caso nelle 6 gare disputate dopo la sosta, togliendo le nette vittorie contro Everton e Crotone in 4 circostanze
(Sassuolo, Chievo,Fiorentina e Lione) i nerazzurri sono andati sotto ma hanno sempre ripreso la gara. Ora chiudiamo il cerchio: domenica a Bergamo arriva la Juventus. Coraggio, mister!

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