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Box Organi, suoni e parole d’autore a Lallio

La Rassegna concertistica nella Chiesa Arcipresbiterale di Lallio ospiterà sabato 23 settembre, alle 21la prima serata con all'organo Wladimir Matesic e le improvvisazioni ai saxofoni: Tino Tracanna.

Sabato 23 settembre, alle 21, prenderà il via nella Chiesa Arcipresbiterale di Lallio, la terza edizione di Box Organi. Suoni e parole d’autore, rassegna concertistica nata per valorizzare il prezioso organo Bossi Urbani (1889) e realizzata in collaborazione con la Parrocchia e l’Associazione Libera Musica.

Tema dell’edizione 2017 sarà la danza strumentale, in particolare quella scritta per lo strumento a canne, scandagliata nelle sue varie forme e possibilità da compositori di epoche diverse, fino a darne versioni d’arte del tutto autonome e sganciate dalla originale destinazione a ballo.

Ad aprire, appunto, le danze, sarà Wladimir Matesic, organista bolognese proveniente da una famiglia di musicisti. Allievo di Giuseppina Perotti e Umberto Pineschi, Matesic si è successivamente perfezionato all’estero sotto la guida di Klemens Schnorr, P. Theo Flury e Ben Van Oosten. Ha inoltre seguito Seminari e Masterclasses sotto la guida di docenti quali H. Vogel, A. Isoir, E. Kooiman, J. Verdin, M. Radulescu, N. Hakim, W. Seifen e O. Latry.
Nel 1996 ha vinto il 2° Premio al XVI° Concorso Organistico Internazionale “Rijnstreek” di Nijmegen, in Olanda, nel 2001 il Primo Premio assoluto al I° Concorso Organistico Nazionale “Benedetto XIII” di Gravina in Puglia. Ha tenuto oltre 350 concerti in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia e Giappone. È titolare dalla cattedra di Organo presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste e organista co-titolare della Cattedrale di Bologna.

Il programma di Lallio, intitolato Tanghi & Co., sarà incentrato su alcune versioni organistiche della celebre danza argentina, rielaborata da Guy Bovet, con i suoi Tangos ecclesiasticos, dal bresciano Giancarlo Facchinetti e da Luca Salvadori, compositore attivo soprattutto nella composizione di colonne sonore per film e fiction televisive, autore di un brano ispirato a una poesia di Dino Campana, dal titolo Come una danza blu, che sarà presentato in prima esecuzione assoluta e in cui risuonano, seppur trasfigurati, i ritmi e le suggestioni tipiche del ballo sudamericano. Ma dal contenitore (box) di Box Organi, usciranno altre sorprese. Come una versione “swing” della Toccata e Fuga in re minore di Johann Sebastian Bach, opera di Porter Heaps, o la Rumba sur les Grands Jeux, di Pierre Cholley.

Come scrive lo stesso Matesic: “Questa sera sentirete la famosa “Re minore” di Bach trascolarare direttamente nello stile del più genuino Elvis Presley, come pure una vera Rumba – incastonata però in una tradizionale forma-sonata – volteggiare tra mantici e somieri”.
Alla voce dell’organo si affiancherà quella avvolgente del saxofono di Tino Tracanna, jazzista, didatta e compositore ben noto, che avrà il compito di rileggere in chiave jazz alcuni temi tratti dai brani organistici in scaletta. Il consueto appuntamento con il racconto d’autore avrà invece per protagonista il popolare giallista napoletano Maurizio De Giovanni, autore della fortunata serie del commissario Ricciardi e della squadra dei Bastardi di Pizzofalcone, di cui recentemente si è vista una applaudita trasposizione televisiva con Alessandro Gassman. Di De Giovanni sarà letto, nell’interpretazione di Federica Cavalli, Brava, un piccolo noir a soggetto organistico confezionato in esclusiva per Box Organi.

Ma non è tutto. Subito dopo il concerto, a partire dalle ore 23, nelle sale dell’attiguo Oratorio S. Stefano, si potrà partecipare a una vera e propria serata danzante di tango argentino, dal titolo “A ritmo di cuore” (ingresso a partire da 7 euro, compresa prima consumazione). Il ricavato dell’evento, realizzato in collaborazione con Solidario, un gruppo di amici che grazie all’associazione ASD Orobie promuove iniziative per il bene di persone in difficoltà, verrà devoluto in beneficenza ai Frati Cappuccini di Bergamo, in favore della “Mensa dei Poveri”.

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