Tempo fa scrivevamo della capacità del Teatro Ragazzi di frequentare con successo spazi anche angusti: “…eppure qualcosa continua a funzionare, quando ancora c’è rapimento, ascolto partecipato e vissuto contro ogni possibile destino apparentemente già segnato, il Teatro dimostra la sua necessità. Ecco, sentirsi necessari è un bel modo di sentirsi vivi”.
Punto focale del nostro impegno con i ragazzi è l’ascolto. Ogni ragazzo incontrato è una persona da accogliere e a cui infondere coraggio e conoscenza per aiutarlo ad affrontare il futuro con fiducia. Siamo convinti che oggi – soprattutto oggi – giovani e bambini abbiano l’urgenza di incrociare adulti generosi, capaci di trasmettere il proprio sapere.
Ecco quindi per questa nuova stagione sogni, avventure, passioni, risate e ironia ma anche impegno su temi civili che da sempre ci contraddistingue. Spettacoli che sono conseguenza di lavoro intenso a stretto contatto con i bambini e i ragazzi, con la loro immaginazione e sensibilità. Anche quest’anno, insieme ad un solido repertorio, mettiamo in gioco nuovissimi lavori con la presenza di giovani attori e autori che hanno deciso di dedicarsi al Teatro Ragazzi.
La nostra prima funzione non è creare il pubblico di domani ma offrire al bambino, all’adolescente, al giovane, spazi e luoghi dove oggi possa trovare cultura che trasmetta desiderio, curiosità, felicità. Vivere bene ogni momento della vita è una necessità dell’umano.
Si parla oggi spesso di problema educativo per le nuove generazioni: di bambini viziati, di giovani mammoni, di madri e padri che “non sanno lasciare crescere”. Ci sentiamo coinvolti da questi temi caldi, ci appassionano, sentiamo di avere qualcosa da dire e da dare perché il teatro si esplicita solo quando mantiene un rapporto vivo con la società.
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