“Questo il mio volto, tolgo l’armatura, lo ammetto sono fragile ma non avrò paura”: sono le ultime parole che la coraggiosa Isabel Pedretti ha affidato a Facebook.
Coraggiosa e sfortunata la sedicenne di Fonteno: era riuscita a battere la leucemia quattro anni fa col sostegno della mamma Katy, del papà Raffaele, del fratellino Daniel e di tutti i compagni di scuola e gli insegnanti dell’istituto turistico di Pisogne, ma la malattia è tornata e in un lampo se l’è portata via, domenica all’ospedale di Brescia.
Grande cordoglio anche all’istituto turistico di Pisogne: martedì alle 14 un pullman porterà i suoi compagni a Fonteno, dove alle 15.30 verranno celebrati i funerali. Gli stessi amici sul sito ufficiale dell’Istituto hanno dato l’ultimo saluto a Isabel con le parole di Henry Scott Holland: “La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perchè dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perchè sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace”.
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