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Bilancio 2015

Brembo stacca il dividendo: 80 centesimi per azione

L’Assemblea degli Azionisti di Brembo, riunitasi giovedì 20 aprile sotto la Presidenza dell’Ing. Alberto Bombassei nella sede di Stezzano, ha approvato il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 e la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,80 per ognuna delle azioni in circolazione.

L’Assemblea degli Azionisti di Brembo, riunitasi giovedì 20 aprile sotto la Presidenza dell’Ing. Alberto Bombassei nella sede di Stezzano, ha approvato il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 e la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,80 per ognuna delle azioni in circolazione, che sarà posto in pagamento il 25 maggio 2016, con stacco della cedola n. 25 il giorno 23 maggio 2016 (record date 24 maggio).

I ricavi del Gruppo Brembo per l’esercizio 2015 sono stati pari 2.073,2 milioni, in incremento del 15,0% rispetto all’anno precedente. L’esercizio 2015, come già reso noto, ha evidenziato una buona crescita dei ricavi e dei margini: il margine operativo lordo (EBITDA) si è attestato a 359,9 milioni di euro, in incremento del 28,6%, il margine operativo netto (EBIT) a € 251,3 milioni in aumento del 40,8%, l’utile netto è pari a € 184,0 milioni in aumento del 42,5% rispetto all’esercizio precedente.

Per quanto riguarda i risultati della sola Capogruppo, Brembo S.p.A., questa ha chiuso l’esercizio 2015 con ricavi netti pari a € 780,8 milioni, in incremento del 9,5%, e con un risultato netto di 103,3 milioni di euro, in aumento del 50,1% rispetto all’anno precedente.
In merito all’utile della Capogruppo, l’Assemblea ha deliberato il seguente riparto:
– un dividendo unitario lordo di € 0,80 per ognuna della azioni ordinarie in circolazione
– € 0,3 milioni alla riserva ex art. 6 c. 2 D.lgs. 38/2005
– riportato a nuovo il rimanente.

L’Assemblea ha inoltre deliberato alcune modifiche dello Statuto di Brembo volte, da un lato a riflettere alcune modifiche legislative e regolamentari (tra cui il D.Lgs.18 giugno 2012, n.91 ed il Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), dall’altro a meglio riflettere l’evoluzione del business. La modifica riguarda i seguenti articoli: 4 (Oggetto sociale), 5 (Capitale sociale), 10 (convocazione), 10-bis (Integrazione dell’ordine del giorno), 11 (Intervento e rappresentanza in assemblea), 13 (Costituzione e deliberazioni dell’Assemblea), 15 (Composizione del Consiglio di Amministrazione), 15-bis (Nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione), 18 (Riunioni del Consiglio), 22 (Composizione e nomina del Collegio Sindacale) e l’inserimento dell’articolo 10-ter (Diritto di porre domande prima dell’Assemblea).

In particolare per quanto riguarda la modifica dell’oggetto sociale, l’Assemblea, preso atto che si tratta di modifiche non significative, ha deliberato alcune integrazioni che permettono di riflettere in maniera più corretta ed adeguata l’attività svolta da Gruppo, alla luce del progresso tecnologico e del fisiologico sviluppo di tale attività, con particolare riferimento all’evoluzione del sistema frenante tradizionale verso sempre più complessi e sofisticati sistemi meccatronici.

Per quanto concerne l’eliminazione del valore nominale delle azioni, questa consentirà una maggiore flessibilità nella gestione della struttura patrimoniale (ad esempio nel caso di operazioni sul capitale), mantenendo inalterata la tutela dell’integrità del capitale sociale.

A seguito della modifica approvata, lo statuto della Società indicherà solo il capitale nominale e il numero delle azioni in cui detto capitale sociale è suddiviso; la partecipazione del singolo Azionista sarà rappresentata ed espressa unicamente dal numero di azioni possedute, fermo restando che il loro valore nominale implicito sarà sempre individuabile rapportando l’ammontare complessivo del capitale nominale al numero totale delle azioni emesse.

Piano di acquisto e vendita azioni proprie
Il piano di acquisto e vendita di azioni proprie approvato dall’Assemblea degli Azionisti possiede le seguenti caratteristiche:
1. Motivazioni per cui tale autorizzazione viene richiesta:

? compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando il rispetto delle disposizioni vigenti;

? eseguire, coerentemente con le linee strategiche della Società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto di disposizione;

? acquistare azioni proprie in un’ottica di investimento a medio e lungo termine.

2. Il capitale sociale della Società è pari ad € 34.727.914 ed è rappresentato da n. 66.784.450 azioni ordinarie (comprensivo di 1.747.000 azioni proprie attualmente in portafoglio). L’autorizzazione comporta l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della facoltà di acquistare e/o alienare, in una o più volte, un numero massimo di 1.600.000 azioni, che,
sommato alle azioni proprie già in portafoglio alla data dell’Assemblea, rappresenterebbe il 5,01% del capitale sociale della Società.

3. Il prezzo minimo e massimo d’acquisto sono rispettivamente € 0,52 (cinquantadue centesimi) e € 60,00 (sessanta), per un esborso massimo previsto di € 96.000.000. Per quanto riguarda la disposizione delle azioni proprie il Consiglio di Amministrazione stabilirà di volta in volta i criteri per la determinazione del relativo corrispettivo e le modalità, termini e condizioni di impiego delle azioni proprie in portafoglio, tenendo conto delle modalità realizzative impiegate, dell’andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente all’operazione e del miglior interesse della Società.

4. L’autorizzazione per l’acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare (21 ottobre 2017).

5. Gli acquisti e gli atti di disposizione di azioni proprie saranno effettuati sui mercati regolamentati, in una o più volte, su base rotativa (c.d. revolving), secondo quanto stabilito dai vigenti regolamenti, in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti e da non consentire l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.

Le operazioni di vendita delle azioni proprie in portafoglio saranno invece effettuate nei modi ritenuti più opportuni nell’interesse della Società, ivi compresa l’alienazione sul mercato, fuori dal mercato, o mediante scambio con partecipazioni nell’ambito di progetti industriali.

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