Il presidente dell’Ordine degli avvocati Ermanno Baldassarre interviene in merito alla denuncia di un praticante pubblicata sul Bergamonews (leggi) e invita il giovane a rivolgersi al Consiglio dell’Ordine per un intervento che lo tuteli.
Gentilissima Direttrice,
mi spiace apprendere quanto riportato da un praticante nella sua lettera aperta di giovedì.
L’Ordine, da sempre, ha invitato i praticanti a rendere note collaborazioni che non siano conformi alle norme deontologiche.
L’abbiamo ripetutamente detto, e lo ribadisco, che il praticante non può svolgere solamente funzioni di segreteria né può, ovviamente, essere oggetto di sfruttamento.
E’ evidente che, a fronte della mancata formazione del praticante da parte del dominus, l’Ordine debba intervenire, attese le specifiche previsioni deontologiche che disciplinano il tirocinio.
Posso affermare, con assoluta serenità, che il Consiglio è molto attento alla pratica forense, il cui svolgimento è continuamente monitorato attraverso la quotidiana opera dei Consiglieri i quali, mi sia consentito, con dedizione, non mancano mai di dire ai praticanti che sono a loro disposizione per qualsiasi necessità, soprattutto quando rilevano che la pratica non è svolta con la dovuta diligenza.
Nel caso di specie, come è facile comprendere, nulla può essere fatto a fronte di una denuncia anonima. Non posso, quindi, che rimanere a disposizione.
Cordiali saluti
Ermanno Baldassarre
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