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Dopo di noi

“C come Casa”: i ragazzi disabili di Parre scelgono di vivere in autonomia

Da sabato 27 febbraio, il progetto della Cooperativa Sottosopra permetterà a dieci ragazzi disabili di convivere sotto lo stesso tetto e sperimentare il significato della parola autonomia.

“C come Casa”. Quella che da sabato 27 febbraio a Parre accoglierà dieci persone disabili e permetterà loro di sperimentare il significato della parola autonomia.

Iniziano a farsi sentire gli effetti del disegno di legge “Dopo di noi”, varato dalla Camera dei deputati e rivolto all’assistenza delle persone con disabilità che restano senza sostegno familiare. Sottoposta al vaglio del Senato, la legge ha l’obiettivo di evitare la “sanitarizzazione” dei casi più gravi nel momento in cui vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti, permettendo loro di continuare a vivere nelle proprie case o in case-famiglia.

A partire dalle 10, nella località di Sant’Alberto a Parre, verrà inaugurata la casa residenziale della Cooperativa Sottosopra: 400 metri quadrati di spazio all’interno dei quali i ragazzi disabili, seguiti da una piccola equipe di educatori, imboccheranno la strada verso l’emancipazione.

La struttura, adibita a sede della Cooperativa, è costata un milione e 400 mila euro: somma in parte coperta dalle risorse della Cooperativa stessa e da un finanziamento regionale Frimm a tasso agevolato.

“Sarà innanzitutto una struttura dedicata a persone con disabilità – spiega Silvana Catania, Presidente della Cooperativa Sottosopra – ma pronta ad accogliere anche studenti ed associazioni”. All’interno della casa sono infatti presenti altri due appartamenti: “Uno destinato alla residenzialità di persone disabili o socialmente fragili ma in possesso di buone capacità di autonomia; l’altro per i giovani del territorio che intendono dedicare un po’ del loro tempo alla Comunità e ai suoi ospiti”.

All’inaugurazione saranno presenti il sindaco di Parre Danilo Cominelli, il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, i consiglieri regionali Jacopo Scandella e Angelo Capelli, i presidenti di Confcooperative Giuseppe Guerini e del Gruppo Cooperativo CGM Stefano Granata e l’onorevole Elena Carnevali del PD, tra le sostenitrici più agguerrite del “Dopo di noi”.

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