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Calusco d'adda

Comitati in strada contro l’aumento di rifiuti bruciati al cementificio

La petizione è stata firmata da diecimila persone eppure la richiesta presentata da Italcementi di bruciare 110 mila tonnellate di rifiuti (contro le trentamila attuali) nel cementificio di Calusco non si è fermata.

La petizione è stata firmata da diecimila persone eppure la richiesta presentata da Italcementi di bruciare 110 mila tonnellate di rifiuti (contro le trentamila attuali) nel cementificio di Calusco non si è fermata. E’ per questo motivo che comitati e cittadini dell’Isola e del Meratese scendono di nuovo in strada. La manifestazione, sabato 7 novembre, attraversa le vie del centro di Calusco d’Adda. L’evento è promosso da Rete Rifiuti Zero Lombardia e dai i Comitati La Nostra Aria e Aria Pulita Centro Adda.

“La politica troppo spesso si è dimostrata più attenta agli interessi delle multinazionali che non a quelli dei cittadini e dell’ambiente – si legge nel volantino della manifestazione -. L’art. 35 dello “Sblocca Italia” consente di utilizzare i cementifi come inceneritori di rifiuti e senza usare gli stessi limiti per le emissioni: un cementificio può inquinare sino a 7 volte di più. Diciamo BASTA all’inquinamento e al profitto dei privati sulla pelle degli abitanti dell’Isola Bergamasca, del Meratese e della Brianza. La nostra salute va tutelata”.

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