Il mondo del football americano italiano è tutto stretto attorno ai Lions Bergamo, protagonisti di un dramma che – fortunatamente – sta per sfociare nel lieto fine che tutti attendono: Tommaso Zambonelli, il 18enne dell’Under19 colpito da malore durante il match con i Panthers Parma, sta bene, si è svegliato dopo il delicatissimo intervento chirurgico e parla. "Ha subito chiesto quanto fosse finita la partita – racconta il patron del club cittadino Lino Federico -. La cosa più importante è che ricordi quello che è successo: il match, la sua sostituzione, tutto fino ai secondi precedenti al malore. E’ il miglior segnale".
Cosa sia successo a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto della gara valida per il campionato Under19 di football americano è ancora un mistero. I dirigenti dei Lions Bergamo (tra i quali figura anche il padre del ragazzo, il team manager Corrado Zambonelli) stanno riguardando i filmati del match per capire se il ragazzo possa aver subito un colpo tale da procurarsi una lacerazione intracranica durante i tre quarti disputati, tre quarti che il 18enne bergamasco ha giocato alla grandissima con tre touchdown all’attivo: "Stava molto bene e in campo l’ha dimostrato – spiega Federico -. Io ho partecipato a 400 partite in 30 anni di carriera e una cosa simile non l’ho mai vista. Tutti ci stiamo chiedendo cosa abbia causato a Tommaso un danno simile ma, per il momento, di risposte non ne abbiamo. La cosa più importante, comunque, è che il ragazzo ora stia bene. C’è ottimismo, e questo lo dobbiamo a diverse persone: prima di tutto al nostro dottore, Giuseppe Locatelli, che ha subito capito la gravità della situazione e non ha perso tempo prezioso; ai sanitari del 118 presenti sul terreno di gioco con l’ambulanza, che hanno portato Tommaso in ospedale in meno di dieci minuti; e ai medici del Papa Giovanni, che in pochissimo tempo sono riusciti a risolvere la situazione. In sostanza, il ragazzo è finito in sala operatoria meno di due ore dopo il malessere: la tempestività e la preparazione di chi è intervenuto gli hanno letteralmente salvato la vita".
"Sto ricevendo messaggi dai presidenti di tutta Italia – racconta il patron dei Lions -, il football americano in questi casi è un’unica grande famiglia. Ed è davvero bellissimo. Stiamo tirando tutti un sospiro di sollievo ricevendo queste buone notizie dopo gli attimi di terrore che abbiamo vissuto domenica. E’ successo tutto nel giro di pochissimi minuti: Tommaso stava giocando molto bene, poi ha subito un duro colpo al basso ventre ma è uscito senza nessun tipo di problema, tanto che il controllo del dottor Locatelli in panchina sembrava una semplice formalità. Poi, però, la situazione è precipitata: prima il ragazzo ha accusato un forte giramento di testa e poi, pochi secondi dopo, si è accasciato a terra mentre cerava di raggiungere la barella dell’ambulanza. A quel punto si è irrigidito e ha perso conoscenza, ed è partita la corsa verso l’ospedale. I ragazzi in campo non si sono accorti della gravità del fatto e hanno concluso la partita senza sussulti dopo il rientro di dottore e sanitari, come da regolamento. E’ stato il padre del ragazzo, tornato al campo quando Tommaso era già in sala operatoria, a dare a tutti la notizia. Abbiamo avuto una gran paura".
Ora che il peggio sembra passato i leoni bergamaschi non vedono l’ora di riabbracciare il compagno di squadra: "Ma ci dovremo assolutamente organizzare – riesce a scherzare Federico -, perché tra junior e prima squadra siamo circa un centinaio di persone e non potremo invadere le corsie dell’ospedale. Quel che conta, comunque, è che ora Tommaso stia bene. Lo aspettiamo".
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