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Lo spettacolo

A Solto Collina in scena la Passione ispirata dal “Mistero buffo” di Fo

Sabato 18 aprile la quinta edizione delle rappresentazioni teatrali del festival "Golgota. La collina della vita" fa tappa a Solto Collina. Diversi gli appuntamenti in programma, tra cui un'interpretazione della Passione ispirata al "Mistero buffo" di Dario Fo.

Dopo il successo dell’appuntamento inaugurale di sabato scorso a Fonteno, "Golgota" continua il suo percorso verso una presa di coscienza sempre maggiore del concetto di "fare comunità", e lo fa attraverso il teatro, la musica e l’arte declinata nella forma del light design.

Se quella dello scorso sabato a Fonteno, con il Coro Voci dalla Rocca e la Passione secondo Luzi, è stata una serata di grande effetto e profondità nel linguaggio poetico, il nuovo appuntamento non mancherà di stupire il numeroso e affezionato pubblico di Golgota. Cambiano i linguaggi – musica e teatro -, le installazioni e gli effetti scenografici, interamente pensati e costruiti dai volontari delle comunità promotrici del progetto. L’aspetto sorprendente di "Golgota. La collina della Vita" è proprio questo, persone che nella vita fanno tutt’altro, per alcuni mesi, per una sera, diventano attori, scenografi, tecnici, macchinisti, attrezzisti, performers. Anche quella di Sabato sera sarà una serata accattivante, come Golgota non manca mai di proporre.

Tutto avrà inizio alle 20 dalla Piazza San Rocco (via San Rocco) di Solto Collina da cui si snoderà la fiaccolata lungo le vie del paese verso la Pieve Santa Maria Assunta; sul sagrato della chiesa alle 20.45 si potrà assistere alla performance dal campanile dove si declamerà il testo del professore Claudio Bernardi "Il battito del tempo" in cui si indagherà sul senso del tempo che passa, scandito dal suono delle campane. L’inizio, l’ascesa, il centro, il declino e la fine. Dal battesimo alla morte, attraverso tutti i momenti più importanti della vita di uomini che fanno parte della Chiesa.

Ci si porterà poi nella maestosa chiesa dedicata alla Vergine Assunta dove il testo tratto dal celebre "Mistero Buffo", spettacolo di Dario Fo del 1969, calerà il pubblico nella stravolgente interpretazione della Passione col linguaggio tipico della commedia dell’arte. Maria alla Croce è un testo fortemente drammatico che presenta la Madonna molto diversa rispetto a quella tradizionalmente raccontata: in lei non c’è nessuna accettazione del sacrificio che il figlio va realizzando, anzi, si oppone disperatamente a tutti coloro che partecipano alla sua messa in croce. A interpretare il testo saranno sei "attori" delle Comunità: Chiara Paris, Elena Donda, Fabio Donda, Fabio Zanni, Paola Fenaroli, Sonia Dall’Angelo.

Aspetto altrettanto curioso sarà l’effetto musicale che dialogherà con le parole: un quartetto di tromboni, i Mascoulisse Quartet composto per l’occasione da Alberto Pedretti, Mattia San Lorenzo, Emanuele Quaranta e Valerio Mazzucconi. Quattro giovani musicisti professionisti della provincia di Brescia ad interpretare in musica i sentimenti presentati dal testo. Improvvisazioni, evoluzioni e virtuosismi, quasi a dare giustizia ad uno strumento spesso relegato all’accompagnamento musicale. Così come la commedia dell’arte prenderà vita nuova creando una lettura inaspettata della drammaticità della passione e morte di Cristo sulla croce.

Il festival si conclude sabato 25 aprile a Riva di Solto, con il Campanile Terzo "Il suono della festa", a dialogare con gli attori delle Comunità il Cavellas Chorus di Endine Gaiano.

La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo. L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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