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Tagli degli autobus, sindaci in valle arrabbiati: “Disservizio inaccettabile”

Via le corse dei bus senza nessuna comunicazione e i sindaci vanno su tutte le furie. Succede in Valle Imagna. I sindaci di Costa Imagna, Capizzone e Bedulita hanno scritto una lettera alla Provincia di Bergamo per contestare il taglio improvviso di una corsa utilizzata da molti pendolari.

Via le corse dei bus senza nessuna comunicazione e i sindaci vanno su tutte le furie. Succede in Valle Imagna. I sindaci di Costa Imagna, Capizzone e Bedulita hanno scritto una lettera alla Provincia di Bergamo per contestare il taglio improvviso di una corsa utilizzata da molti pendolari. Con la cancellazione dell'autobus (e contestuali coincidenze con le altre linee in arrivo dalla città) molti cittadini sono ora costretti ad andare al lavoro in auto. Nonostante non si perda occasione per dichiarare l'importanza del trasporto pubblico, i continui tagli al servizio non fanno che indebolire una rete già precaria.

Ecco il testo della lettera inviata a via Tasso:

La presente per comunicare il completo disaccordo delle amministrazioni comunali di Costa Valle Imagna, Bedulita e Capizzone, circa la decisione di sopprimere la tratta di pubblico sevizio bus che collega il Comune di Capizzone a quello di Costa Imagna con partenza alle 19.06 da Capizzone e arrivo alle 19.39 a Costa Imagna. Tale servizio è essenziale per i pendolari che scelgono il servizio pubblico per gli spostamenti lavorativi e per gli studenti che per obblighi scolastici dovessero trattenersi nei plessi fino a tardo pomeriggio. La soppressione della tratta monca oltre che le connessioni tra i paesi interessati e Bergamo le connessioni tra paesi stessi riducendo la fruizione interna ed obbligando alla viabilità personale sicuramente più onerosa per l'utenza.

Riteniamo inaccettabile anche la mancanza di comunicazione da parte vostra dell'interruzione di un servizio di trasporto che è fondamentale per un territorio come quello montano e non ha certo bisogno di un impoverimento del sistema di servizi al cittadino. Richiediamo il ripristino del servizio, da non variare come da accordi fino al giugno 2015 ed una concertazione futura sulla scelta dei servizi di trasporto, non imposti da diktat societari ma discussi anche in favore del mantenimento della popolazione nelle realtà vallari e montane. Non è concepibile che debbano subire sempre tagli i piccoli comuni montane a favore di tratte trascurabili sul territorio provinciale.

LA LETTERA ORIGINALE

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