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L'intervista

Massiah, Ubi Banca: “Buone prospettive di crescita per il 2015”

In occasione della comunicazione dei risultati 2014 di Ubi Banca, il consigliere delegato Victor Massiah, commenta i dati in prospettiva per il 2015.

In occasione della comunicazione dei risultati 2014 di Ubi Banca, il consigliere delegato Victor Massiah, commenta i dati in prospettiva per il 2015.

Quali sono gli aspetti principali dei risultati 2014 di UBI Banca?

"Gli aspetti principali sono la conferma dei nostri coefficienti patrimoniali molto solidi, la conferma di coefficienti di liquidità molto abbondanti, la conferma di una sana disciplina di bilancio, accompagnati da una redditività in crescita. Abbiamo portato l’utile normalizzato da 100 a 146 milioni di euro, che è un risultato evidentemente ancora non soddisfacente, perché stiamo attraversando, come sapete tutti, un periodo di forte crisi economica che ha comportato ancora pesanti necessità di toccare le coperture dei nostri crediti non performanti. Però, tutto ciò detto, diciamo che vi è un buon miglioramento della redditività e, permettetemi di dire, anche alcune possibilità in termini di prospettiva di crescita nel 2015".

 

Come mai è stato deciso di fare l’impairment?

"Il test di impairment viene fatto ogni anno, quest’anno il test non è stato superato da Banca Carime e parzialmente, per cifre inferiori, da un altro paio di società del nostro gruppo. Il motivo è molto semplice: ci sono dei livelli di tassi di interesse che penalizzano in maniera pesante la raccolta e non sono previsti in crescita. In questo momento dal mercato, i tassi di interesse al 2019 sono previsti allo 0 virgola qualche cosa. Ciò abbatte il valore contabile delle nostre partecipazioni. Ho usato il valore contabile perché è importante comprendere che questo è un esercizio che non ha nessun impatto ne sulla redditività effettiva della banca, ne per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, perché in questi coefficienti non si considerano gli avviamenti sulle partecipazioni. Anzi, paradossalmente, proprio nel caso della Carime esisteva la possibilità, utilizzata, di una ripresa di valore per quanto riguarda la fiscalità che addirittura ci permette una crescita del nostro coefficiente di capitale in valori assoluti di oltre 200 milioni. Paradossalmente è una situazione che ci porta un beneficio".

Il 2014 ha visto un ulteriore contrazione degli impieghi, quali sono le prime indicazioni per il 2015?

"Sono migliori del previsto, abbiamo una crescita nel mese di gennaio positiva che segue una seconda parte dell’ultimo trimestre del 2014, che ha visto rimbalzare gli impieghi dopo una tendenza negativa della prima parte. Da metà novembre in avanti si sono visti segnali positivi, leggiamo anche sui giornali alcune notizie ragionevolmente positive riguardo alle immatricolazioni auto e riguardo ai dati dei saldi per quanto riguarda la categoria dei commercianti che sembrano dare, per la prima volta dopo tanti anni, indicazioni positive. Speriamo che queste si confermino durante l’anno".

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